DON FLORIANO, Papa Francesco è realmente Papa?

Fra Beato Angelico, San Pietro che detta il vangelo a San Marco

Comunicazione del Baliato dai Coi

Coi, 12 maggio 2021

A qualcuno sembrerà sollevi un interrogativo senza senso, meritevole persino di qualche rimprovero. Lo comprendo, ma la questione esiste, non l’ho inventata io. C’è, a tal punto che, per alcuni ultimo Papa sarebbe Pio XII e adesso saremmo «in sede vacante». Altri, meno radicali, affermano che Papa è ancora Benedetto XVI. Questa tesi nell’ultimo anno si è divulgata a livello mondiale, tramite centinaia di articoli e (a mio sapere) tre libri. La Santa Sede ammonisce a non seguire queste tesi; ma poi, quasi dandosi la zappa sui piedi, papa Francesco toglie a se stesso il titolo di «vicario di Cristo», che è proprio dei Papi; ammesso che l’abbia fatto per una sua idea (assai discutibile) di umiltà, era proprio la mossa da non fare.

A creare la questione è stato, per alcuni volutamente, lo stesso Benedetto XVI, per: 1) Il modo in cui s’è ritirato; 2) Le motivazioni fornite; 3) Il successivo modo di vivere. Vediamo, in estrema sintesi, i primi due punti:

1) Fummo subito stupiti non solo del suo ritirarsi ma del modo subdolo, precipitoso, in un latino impreciso (lui che è tanto preciso) con il quale comunicò la sua scelta; perché tale fretta? Perché tali sotterfugi?

2) Nella comunicazione del ritiro, Benedetto XVI fece un’importante distinzione tra munus e ministerium. Munus è un dono che comporta un impegno, ministerium è un incarico, un compito che viene assegnato. Benedetto XVI disse che al munus di Papa, ricevuto direttamente da Dio, corrispondono tre ministeria o compiti: pregare, governare la Chiesa, insegnare le verità di Fede. Disse che non poteva rinunciare al munus, poiché non poteva «respingere al mittente» il dono che Dio gli aveva fatto, né rinunciava all’impegno della preghiera, ma ai ministeria di governo e magistero.

Se è così, poiché la Chiesa non può avere contemporaneamente due Papi, Mario Bergoglio è solo (si fa per dire) colui che esercita i ministeria del governo e del magistero, i più appariscenti e concreti, mentre quello della preghiera e il munus, che sono spirituali, farebbero capo ancora a Benedetto XVI, di cui Bergoglio sarebbe – a questo punto – semplicemente un luogotenente ad pascendum, cioè ad regendum et docendum. Che pasticcio!

don Floriano Pellegrini

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