DA CAPRILE (Padre), Orazioni sacre, del 1799

Di don Floriano Pellegrini

Orazioni sacre /del Padre / Barnaba da Caprile / Cappuccino / Divise in due deche / Deca prima. / Opera postuma. / Dedicata a Sua Ecc. il N. H. / Cattarin Corner / mecenate dell’autore. / In Venezia / MDCCXCIX. / Appresso Pietro Sola. / Con Approvazione : queste le indicazioni del frontespizio (p. I) del primo e del secondo volume (eccetto il Deca prima naturalmente cambiato in Deca seconda) di due libri della Biblioteca Antica della nostra Famiglia, a Coi. Lo stato di conservazione dei due volumi è buono, anzi più che buono, tano che in alcuni punti sono intonsi.

Subito dopo il frontespizio, alle pp. III-VI, vi è la dedica all’Eccellenza il mecenate del curatore della raccolta o autore come si definisce (ma in vero è autore solo della pubblicazione e non dei testi, quindi è il curatore). Tale persona, che nel frontespizio era rimasta anonima è padre Marino da Cadore, «Ministro Provinciale de’ Cappuccini».

Scrive padre Marino: «ECCELLENZA / Per sin d’allora che mi presi la cura di raccogliere, e di mandar alla luce, perché non andassero erranti, o disperse, lee Sacre Orazioni del Padre Barnaba nostro Cappuccino, riconosciute per legittimi parti di quel felice ingegno, rimasti però derelitti, ed orfani dalla prematura morte del suo degno Autore, mi son già prefisso di riporli sotto la tutela, ed autorevole patrocinio dell’Eccellenza Vostra, persuaso, che ricovrati d’insotto all’ombra sua propizia, e difesi dal suo valido scudo non avranno più a temere né le triste vicende dell’avversa fortuna, né i maligni insulti d’una troppo mordace Critica. E a qual altro mai avea io a dedicare, e raccomandare queste produzioni di sacra Eloquenza, se non all’Eccellenza Vostra, la quale e per nobiltà del chiaro sangue, che le trascorre nelle vene, e per la onorevole estimazione, ch’Ella meritevolmente si gode appresso il Pubblico, e per le rare prerogative, ond’è fregiato l’animo suo gentile, verrà ad accrescere loro quel lustro, e splendore, che non potessero da se stesse avere? Ognuno ben sa esser Ella illustre germe dell’antica Prosapia Cornaro rinomata, e celebre per varj ragguardevoli Soggetti somministrati un tempo alla Veneta Repubblica, alcuni de’ quali valorosi nell’armi riportarono più volte i militari trofei, altri famosi nella reggenza de’ Popoli ottennero i più sublimi gradi del governo, ed altri dedicatisi al Santuario decorati vennero dei primi onori della Chiesa. Ognuno pur sa l’eccelse virtù, le preclare doti, che sparse e divise ne’ suoi Maggiori vennero, a così dire, a riunirsi tutte nell’Anima grande dell’Eccellenza Vostra, e la somma destrezza ne’ sostenuti Reggimenti, e ‘l zelo patriottico nei maneggi pubblici, e la magnanima generosità, sì nel versare il proprio argento al maggior bene comune, come in diffonderlo a sussidio de’ poveri indigenti, e quel che più monta [= importa], la ferma credenza in Lei radicata ai misterj di nostra Cattolica Religione, e la religiosa pietà tutta intesa ad accrescere, e far risplendere vie più luminoso il divino suo culto. Oltre tutto ciò, che a tutti è noto, noi sappiamo di più quale, e quanta sia l’affabile umanità, e gentilezza, l’innata propensione, e benevolenza, che ha Ella sempre mai data a divedere, e che nutre tuttavia verso l’umile nostra Congregazione, la quale ne ha più volte esperimentate le cortesi beneficenze, e sappiamo ancora con qual occhio di benigno compatimento, e di speziale affetto riguardava il P. Barnaba eletto già dall’Eccellenza Vostra a calcare nella trascorsa Quaresima il ragguardevole Pulpito di S. Cassiano di Venezia, e qual fiero cordoglio, ed amara pena ebbe Ella a soffrire, quando ne intese la triste perdita, e la funesta morte, che, prima di poter adempiere l’impegno addossatogli, lo avea ormai trasportato agli eterni riposi. All’Eccellenza Vostra dunque più che a qualunque altro Personaggio era ben giusto, e ragionevole per tanti titoli, che si consacrassero queste, qualunque sieno, Panegiriche Orazioni da lui composte e recitate, che l’Autore stesso ancor vivente Le avrebbe offerte in grato riconoscimento della di Lei affezione, se pur nel basso sentimento, ch’egli ebbe sempre delle cose sue, condannate non le avesse alla polve, ed alla obblivione, di dove tratte gliele porgo io in adesso, supplicando la bontà sua a volerle accogliere con animo benevolo, e cortese. Con ciò raccomando al di Lei favore, ed alla grazia sua protettrice la povera mia Congregazione, e la meschina mia persona, che Le rafferma i più vivi sentimenti di stima, e di gratitudine nell’atto stesso di profondamente protestarsi / Dell’Eccellenza Vostra / Umil. Osseq. Obbl. Servidore / Marino da Cadore / Ministro Provinciale de’ Cappuccini».

Questi i 10 più 11 Discorsi od Orazioni Sacre, distribuiti nei due tomi:

Tomo Primo: I. Della Conversione di S. Paolo / II. Della Santa Casa di Loreto / III. In Lode di S. Filippo Neri / IV. Di S. Nicola da Tolentino / V. In Lode di Sant’Anna / VI. In Lode di S. Rosa da Lima / VII. In Lode di S. Francesco di Sales / VIII. In Lode dell’Immacolata Concezione di Maria / IX. Del Santissimo Sacramento / X. Di Rendimento di Grazie.

Tomo Secondo: I. In Lode di Sant’Antonio di Padova / II. In Lode di S. Fedele da Simmaringa Martire / III. In Lode di S. Teobaldo / IV. Della Natività di Maria Vergine / V. In Lode di S. Felice Cappuccino / VI. In Lode di S. Benedetto / VII. In Lode di S. Augusta / VIII. Dell’Incoronazione di Maria Vergine / IX. Del Sacro Cuor di Gesù / X. Per il Primo Giorno dell’Anno / XI. In onore del SS. Sacramento.

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