DON FLORIANO, A proposito del Museo Archeologico Nazionale di Venezia e degli altri Musei Nazionali del Veneto, del Friuli e della provincia di Mantova.

Oggi, 26 gennaio 2021, verso mezzogiorno, ho letto su Facebook un post abbastanza divertente del Museo Archeologico Nazionale di Venezia; ha l’immagine ripresa qui sopra e, in italiano e in inglese, un testo che, in sostanza, dice: «C’è chi le sta provando tutte per entrare ma non siamo ancora gialli, pertanto le porte restano chiuse! E voi cosa siete disposti a fare per visitare il MAV? Dimostrate che amate i musei e spediteci un vostro selfie scattato nelle nostre sale o in qualche altro luogo della cultura. E chi non lo fa è cattivissimo!!! ».

Che i musei siano chiusi per una pandemia e situazione d’emergenza incostituzionale, dovrebbe far scattare di rabbia o, almeno, impensierire i signori dirigenti e impiegati del Museo. Metto perciò il «Mi piace» e spedisco questo commento, inteso a dare un esplicito sostegno al dispiacere che avevo immaginato provassero: «Con i criminali comunisti al Governo c’è poco da fare, vogliono ridurci alla miseria, come avevano ridotto i poveri Paesi dell’est europeo».

Alle ore 15, invece, uno di loro ha scritto questo sferzante commento: «Il Museo Archeologico è statale, è espressione dello Stato, a prescindere, così come lo è il governo, quello che è stato e quello che ci sarà, perciò il piagnisteo infantile gne gne contro il governo cattivo anche no! È fuoriluogo in questa pagina oltre che sciocco».

Al che ho risposto in modo altrettanto sferzante: «Io trovo che è fuori luogo, rozza e inaccettabile la vostra replica di statalisti. Vergognatevi! Tra l’altro vi ricordo che siete in Veneto, terra iniquamente e ingiustamente parte della cosiddetta repubblica italiana».

Bene! Se i signori del Museo credevano di cavarsela con una stoccata del genere, hanno fatto i conti senza l’oste. La loro replica, infatti, mi dà modo di ribadire pubblicamente, davanti a migliaia di lettori, alcune verità che a loro non piaceranno ma a noi Veneti sì. Queste:

1) È dal 2010 che lo Stato italiano, per sua stessa legge, ha dichiarato nullo il plebiscito di annessione del Regno Lombardo-Veneto (Friuli, Veneto e provincia di Mantova) al sedicente regno d’Italia, di cui la repubblica è la continuatrice storica o, almeno, si è autodichiarata tale.

2) Bisognerà e bisogna che tutti i Musei Nazionali situati in Veneto, Friuli e nella provincia di Mantova (a parte i casi ipotetici nei quali dei Musei siano oggettivamente di altri Popoli e dei loro Stati pre-unitari) siano intesi non come italiani (giocando sull’equivoco nazionale = italiano), ma veneto-friulani (area della Serenissima) e mantovani (area del ducato di Mantova).

3) Come patrioti veneti ci impegniamo a raggiungere questi traguardi e quei funzionari dei Musei che non si adatteranno alle nostre richiesti, saranno pregati di far le valige e andarsene da qualche altra parte.

Viva San Marco! Viva Venezia capitale della Serenissima Confederazione Veneta!

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