DON FLORIANO, La vergogna della difesa ad oltranza dell’unità politica della penisola italiana

Ma il prof. Mattarella, presidente della Repubblica Italiana, sa o non sa la storia? Se non la sa può studiarla, come tutti! Se la sa, come può festeggiare, come ha fatto ieri dall’alto della sua carica istituzionale, un anniversario che, per noi Veneti, è un’autentica offesa, una vergogna, una spudoratezza? Quando mai noi nel 1861 eravamo parte dell’Italia? Eppure l’Italia si era già dichiara unita. Se è così, che resti pure unita senza di noi, che venimmo uniti solo verso la fine del 1866 con un referendum truffa (poiché la cessione dell’allora Regno Lombardo-Veneto, di cui facevamo parte, era già stata sanzionata)! Tanto più che, con decreto legislativo n. 212 del 13 dicembre 2010 la stessa Repubblica Italiana – consapevole della frode allora fatta – ha abrogato il Regio Decreto n. 3300 del 4 novembre 1866, consolidato in Legge n. 3841 del 18 luglio 1867, in forza dei quali l’allora Regno Lombardo-Veneto venne annesso al Regno d’Italia.

E non solo noi Veneti, tra i quali ci sono anche i Friulani, ne siamo infastiditi e indignati, ma lo sono anche i Sud Tirolesi (che nulla hanno a che fare con l’Italia), i Giuliani (abbandonati dalla Repubblica Italiana a Stati stranieri) e tutti i Duo-Siciliani, massacrati, derubati, ingannati da una schiera raccogliticcia di pseudo eroi, che in realtà erano degli invasori di uno Stato sovrano al soldo della Massoneria inglese. Questa la pura e dura verità, che bisognerà pur cominciare a dire e insegnare anche nelle scuole, anziché ripetere le favolette “ufficiali”, create dagli iniqui conquistatori.

don Floriano Pellegrini

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