Nella foto: Il cardinale Giovanni Adeodato Piazza, cadorino, ovvero “quando gli ecclesiastici erano tali, uomini di Dio e non della Massoneria”.
Da alcuni anni abbiamo come papa certo card. Mario Bergoglio. Lo riconosciamo per papa in base ad un atto di fede, ma è una fede messa a dura prova perché il sior Bergoglio non si comporta esattamente da papa. Anzi: a volte sembra che ciò che è espressamente religioso gli vada stretto, sia per lui una semplice ispirazione di facciata, un proforma, un fatto culturale di semplice copertura d’una attività che va in altri sensi. Per benedire, per esempio, anche nelle occasioni solenni, si mette la stola quasi controvoglia, poi se la leva subito; non s’inginocchia davanti al Santissimo (ma in realtà ci crede o no?) e, poi, persino si prostra (sedere all’aria) per baciare i piedi di qualche persona, ecc. ecc. ecc.
Parlando in generale, sembra proprio che la Massoneria abbia preso il potere nella Chiesa. Io stesso, prete all’antica (per quanto su tante cose moderno) e di ormai oltre sessant’anni, non capisco – e mi sembra persino maniacale per non dire peggio – la ripetizione continua degli slogan del globalismo e mondialismo massonici, tanto cari alle sinistre, di cui ormai s’imbevono i centri dirigenti e le direttive che vengono da Roma. Eppure – lo si è sempre saputo e ripetuto – il papa e la Chiesa dovrebbero essere super partes! Ha ragione da vendere, perciò, chi è arrabbiato con il papa e merita un elogio chi, come Salvini, sa dirlo pubblicamente. Come fanno cardinali e vescovi a tacere? Sono diventati tutti dei complici e traditori della fede? È necessario che noi, che abbiamo il coraggio di dire queste cose, mettiamo in atto una ribellione vera e propria contro i preti, vescovi e cardinali massoni e lecchini?
Don Floriano Pellegrini
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