DON FLORIANO, Meglio dimenticare che esaltare il vescovo Savio

[In costruzione. Saranno aggiunte delle immagini]

Il sito della diocesi di Belluno-Feltre se n’è uscito oggi con un articolo a ricordo del vescovo diocesano, dal 2001 al 2004,  mons. Vincenzo Savio. Si tratta di un tentativo penoso e irritante, nello stile di quel sito, di accreditare come ovvia la presunta grandezza umana di una figura discutibile, che però i suoi fans e protetti volevano fosse creduto eroe e santo già da vivo, figuriamoci ora, da morto. Ma, suvvia, siano un po’ più seri e onesti, se ce la faranno ad esserlo; un po’ meno ecumenici e modernisti e un po’ più cattolici e rispettosi della Chiesa di sempre; la smettano con le ciance e, se vogliono fare la storia di un vescovo di tre anni, abbandonino il metodo puerile dell’agiografia per creduloni. È ovvio che anche il Savio ha fatto qualcosa di bene, ma non mi si dirà ch’era superiore, ad esempio, ad un Ducoli, che nessuno vuole ricordare, sebbene sia stato un insigne benefattore della Terra Bellunese! E dunque? La menzogna e l’adulazione sono un virus pericoloso, anche se creato nei laboratori ideologici delle curie. Mi si creda: meglio dimenticare una volta per tutte il vescovo Savio, che esaltarlo per principio preso!

don Floriano Pellegrini

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