Le vergogne della Repubblica italiana: proibito festeggiare San Marco in piazza San Marco! Ma è permesso al sindaco di cantare “Bella ciao”

Da: https://www.ilgazzettino.it/video/nordest/san_marco_25_aprile_venetisti_venezia_mp4-5191849.html Il giornale dà, naturalmente, la sua versione dei fatti seguendo una linea accomodante con il regime di occupazione dei territori veneti. Il piccolo ma significativo video si può vedere a questo link.

25 aprile, è la festa di San Marco: i venetisti in piazza a Venezia. Ricordare la Festa di San Marco in onore del Popolo veneto a Venezia, non è una delle urgenze previste dalle deroghe alle limitazioni del Coronavirus. Per questo un gruppetto di venetisti è stato bloccato, multato e segnalato dalle forze dell’ordine in Piazza San Marco nel giorno del Santo patrono. Alcuni di loro provenivano da un comune diverso da quello lagunare e avevano scritto nell’autocertificazione di essersi recati in piazza «per ragioni di necessità: festeggiare il santo patrono del popolo veneto». Oltre alla bandiera con il leone alato, il gruppetto esibiva mascherine con l’effige di San Marco confezionate per l’occasione.

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Nello stesso tempo che i patrioti Veneti erano multati e allontanati, il sindaco Brugnaro era autorizzato a cantare – che vergogna, mio Dio! – il “Bella ciao” dei partigiani, canto che fa venir mal di pancia ad ogni persona che ha conservato la capacità di un pensiero libero e razionale, di ogni persona rimasta tale e non ridotta a grancassa vocale e verbale del regime globalista, i cui tentacoli anche in Italia, e sull’Italia, sono sempre più potenti, col sostegno e ad opera di una schiera opportunisti e irresponsabili collaborazionisti, per quieto vivere. Il video che mostra questa brutta pagina di Venezia e del suo sindaco – che non credevamo potesse scendere così in basso – è visibile al link: https://www.ilgazzettino.it/nordest/venezia/bella_ciao_brugnaro_canta_venezia_25_aprile_2020-5191706.html

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Siamo ancora ai tempi e, tutto sommato, ai metodi – sia pur più blandi e mascherati – della prima occupazione di Venezia, quando vennero emanate e pubblicate disposizioni di morte e proibizioni quali le seguenti:

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