BALIATO DAI COI, Augurio natalizio 2019

Vigo di Cadore, Salagona, chiesa di Santa Margherita , affresco della Natività di Gesù Cristo.

Buon Natale!

Ai lettori del blog, agli amici del Baliato dai Coi, vicini e lontani, e agli ospiti della Val di Zoldo giungano i nostri più cordiali auguri di sereni giorni di festa per il Natale di Nostro Signore Gesù Cristo. Lo diciamo in lingua carnica: «Un augûr di Buinis Fiestis cun dut il cûr», ricordando, da figli grati, che dalla diocesi di Zuglio in Carnia ci è giunta la Fede di Aquileja, di Alessandria d’Egitto, dell’evangelista San Marco e dell’apostolo San Pietro, della Chiesa tutta, «una, sancta, catholica, et apostolica».

Lo scorso anno all’augurio abbiamo accompagnato la proposta dell’ascolto dei canti natalizi eseguiti nella cattedrale di Santo Stefano, di Vienna; ne riproponiamo l’ascolto anche quest’anno [cfr. https://youtu.be/NHs3ba-P9Yk ].

Aggiungiamo un’altra testimonianza del nostro rapporto, spirituale, storico e culturale, umano e affettivo (in altre parole, sotto tutti i profili) con Aquileja e l’Oriente cristiano. Si tratta dell’affresco, bizantineggiante, per semplicità chiamato della «Natività di Gesù Cristo», della chiesa (di inizi XIII secolo, una delle più antiche del Cadore) di Santa Margherita di Salagona, nell’Oltrepiave Cadorino, area attualmente rientrante nel territorio amministrativo del comune di Vigo di Cadore. Salagona, distrutta da un incendio nel 1705, eccetto la sola chiesa (una vera grazia del Cielo), è sulla strada obbligata che in antico metteva in comunicazione il Cadore con il resto del Friuli (storicamente ne fa parte) e le sue capitali, civili ed ecclesiastiche, Aquileja e poi Cividale, infine con il suo capoluogo, Udine (una volta sciolto il principato ed entrato a far parte della Serenissima).

Questa immagine, del sec. XIII stesso, è veramente eccezionale e ci soffermeremo su di essa, come sulla chiesa in generale, con appositi post. Ringraziamo di cuore il sig. Franco Regalia per avercela gentilmente messa a disposizione. Così com’è, nella sua interezza e prospettiva frontale, essa è una rarità.

Di nuovo: vivissimi auguri in Nativitate Domini!

don Floriano Pellegrini

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