Buon giorno di San Marco!

Giorno di San Marco, festa nazionale veneta, esponiamo le nostre bandiere!

Articolo di Ettore Beggiato, del San Marco 2015

Da sempre, nei territori della Serenissima Repubblica Veneta il 25 aprile si onora e festeggia San Marco, emblema religioso e politico della Repubblica fino al 1797 e, da sempre, simbolo e bandiera del Popolo veneto, le cui spoglie riposano a Venezia dal lontano 828.

Non è perciò un caso che uno dei primi provvedimenti degli invasori francesi sia stato proprio quello di far sospendere questa festa e condannare a morte chi osasse gridare: «Viva San Marco!”.

Eppure, nonostante l’accanimento e la brutalità del generale Bonaparte e dei suoi collaborazionisti italiani, ancor oggi nell’intero Commonwealth della Serenissima le iniziative per ricordare e festeggiare San Marco sono decine e decine.

E’ fondamentale riappropriarci della nostra identità, delle nostre feste, riscoprire l’orgoglio di sentirsi Veneti, sventolare gioiosamente la nostra bandiera ed esporla dalle nostre case. E’ l’unico modo per sconfiggere, o perlomeno attenuare (per il momento) gli effetti perversi di quella globalizzazione che sta mortificando culture, civiltà, lingue, costumi, identità diverse, ma proprio per questo degne di essere rispettate, tutelate e valorizzate.

Incominciamo a esporre effettivamente la nostra bandiera veneta: sulle nostre case, dai nostri balconi, nelle nostre piazze. Nonostante una legge regionale a tal proposito, la n. 10 del 1998, troppe Amministrazioni pubbliche e troppe scuole continuano a non esporla. Esponiamola con orgoglio, mèmori di cosa ha significato e significhi la storia veneta nella storia dell’umanità, orgogliosi che nella nostra bandiera nazionale ci siano la parola e il concetto di pace: «Pax tibi Marce evangelista meus», «Pace a te, Marco, mio evangelista». Il tutto in un’ottica europea affinché l’Europa dei banchieri diventi l’Europa dei Popoli e delle regioni; un’Europa in grado si svolgere quel ruolo che la storia le assegna, ma che sventuratamente non riesce a interpretare. Un’Europa che veda protagonisti Bavaresi e Catalani, Scozzesi e Tirolesi, Bretoni e Sardi, e anche noi Veneti. Viva San Marco

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