DI LORENZO, Quando Venezia scoprì il caffè

Il dott. Edoardo Rubini, presidente dell’associazione «Europa Veneta», ci scrive: «L’amico Maurizio Ruggiero ci ha inviato gentilmente un bell’articolo de “Il Gazzettino” che riporta la notizia su quando Venezia scoprì il caffè.

Il 21 settembre 1580 il botanico Prospero Alpini, scienziato nativo di Marostica, era partito per un viaggio di quattro anni in Egitto, al seguito dell’ambasciatore della Repubblica Veneta al Cairo, N.H. Giorgio Emo. Durante le sue ricerche, raccolse i materiali per due suoi libri, pieni di illustrazioni: il “De Plantis Aegypti liber” e il “De Medicina Aegyptorum”. Le sue scoperte parlano, tra l’altro, della pianta del caffè e dell’uso locale di tostarne i semi. “Turchi e Arabi con questi semi, chiamati ‘bon’, o ‘ban’, preparano un decotto assai diffuso che essi bevono al posto del vino. Questo decotto è venduto nelle pubbliche bettole, come da noi il vino”. Spiega che lo bevono caldo, a sorsi, soprattutto le donne contro i dolori mestruali. La scoperta apre la strada all’introduzione del caffè in Europa, a partire da Venezia dove a metà Settecento apre il “Caffè Florian” (in origine “Alla Venezia trionfante”)».

Interessante! L’articolo segnalato è leggibile per intero al link:

Franz Richard Unterberger, Sonniger Tag in Venedig
Venezia in festa
Venezia, vecchia fotografia del Rio di Cannaregio

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