CERA, Pantaleone di Paolo taia piera veneziano

Elena CERA, Pantaleone di Paolo, taia piera veneziano, in “Arte Veneta”, 75, 2018, pp. 25-35. Queste le prime righe dell’articolo:

Agli studiosi di scultura veneziana di primo Quattrocento capita spesso di imbattersi nel nome di Pantaleone di Paolo. Nato probabilmente attorno agli anni novanta del Trecento e morto nel 1465,
Pantaleone detenne a Venezia, tra il terzo e il quinto decennio del secolo, una delle più floride botteghe dedite all’intaglio e all’esportazione della pietra. Dall’attenta ricostruzione archivistica svolta da Pietro Paoletti, Wolfgang Wolters e, in tempi più recenti, da Anne Markham Schulz, sappiamo che Pantaleone fu attivo in molti dei più importanti cantieri veneziani di quegli anni: nel 1429 egli realizzò infatti alcuni gradini e davanzali di finestre per la Ca’ d’Oro, il nuovo palazzo di Marino Contarini sul Canal Grande, dove fin dal 1421 lavoravano le botteghe di Matteo Raverti e di Giovanni e Bartolomeo Buon; nel 1453 fornì alcuni materiali lapidei per la chiesa della Carità, la cui riedificazione era stata affidata nel 1442 a Bartolomeo Buon; infine, ancora al fianco di quest’ultimo, Pantaleone è attestato a Palazzo Ducale nel 1463, quando gli venne saldato un conto, relativo probabilmente alla costruzione dell’Arco Foscari. Né l’attività del nostro scultore si limitava alla sola Venezia, se è vero che esportò partite di pietra a Padova, destinate al celebre altare che Donatello stava innalzando nella Basilica del Santo, a Ferrara, per la chiesa di Santa Maria degli Angeli e l’annesso monastero di Belfiore, fino ad arrivare alla Calabria. […]

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CURIOSITÀ

Ho cercato di fare degli approfondimenti, ma non sono riuscito nell’intento, restando al livello del primissimo girovagare in internet. Riporto, comunque, dei materiali che mi sono venuti sott’occhio, per quanto non proprio attinenti con il tagliapietra o scalpellino veneziano Pantaleone di Paolo.

1. La chiesa di San Pantalon a Venezia

Veronese, Miracolo di San Pantaleone, chiesa di San Pantalon a Venezia

Su quest’ultima opera d’arte, il link: http://venetocultura.org/Veronese%20Miracolo%20di%20San%20Pantaleone.php riporta questa scheda:

Paolo Veronese (Paolo Caliari, Verona 1528 – Venezia 1588) – Miracolo di San Pantaleone (1587) – Olio su tela, 277×160 cm – Chiesa di San Pantaleone, Venezia – L’opera venne realizzata nel 1587 su commissione dal piovano della chiesa Bartolomeo Borghi per decorare l’altar maggiore. La tela, ora nell’altare della seconda cappella a destra, è molto probabilmente l’ultima opera dell’artista e tra le più significative della sua ultima attività. La luce fattasi più vibrante mette in risalto i nuclei semantici della composizione accentuandone così la tensione drammatica. Pantaleone, santo di origine turca che come Cosma e Damiano esercitò gratuitamente la professione medica, volge il suo sguardo all’angioletto che gli reca una palma simbolo del martirio a cui è destinato. La creatua celeste è il segno dell’intercessione divina, unica possibilità di guarigione per il fanciullo morente sorretto dalla figura di un prete nei cui panni è effigiato il committente. A nulla serviva la pratica esperta di Pantaleone evidenziata dalla piccola scatola con gli strumenti medici che gli porge il giovane assistente, ne la scienza degli antichi simboleggiata dal busto marmoreo che sembra raffigurare Asclepio, divinità greca della medicina.

2. Tre immagini di San Pantàleon di Nicomedia, medico e martire

Per informazioni su San Pantaleone di Nicomedia, morto martire nel 305, torna utile: https://it.wikipedia.org/wiki/Pantaleone_di_Nicomedia

3. Il mosaico della cattedrale di Otranto il nome Pantaleone nella ricerca in internet mi ha portato alla conoscenza dell’interessantissimo mosaico della cattedrale di Otranto, al quale mi sembra necessario – a questo punto – dedicare un apposito articolo, per quanto semplice e introduttivo per i nostri lettori.

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