DON FLORIANO, 28 gennaio 2019 con la neve

Ieri, domenica, è stata una giornata strana. Dopo altre di freddo a -7-8-9°C, ieri la temperatura era salita a +3, ma si aveva la sensazione di un gran freddo, a causa dell’umidità. Poche persone alle S. Messe. Quella delle ore 9.45, a Fusine, è iniziata con sette presenti e terminata con una trentina; più di una lamentela per il poco riscaldamento della chiesa (la S. Messa è iniziata con soli +0,5°C). A questo punto era vero, e non solo un modo di dire, ch’era «più caldo fuori che dentro». La gente si è affezionata alla S. Messa a Coi, ma sarà sospesa fin verso Pasqua, viste le condizioni proibitive in cui si dovrebbe celebrare; ha fatto piacere, però, ricevere delle telefonate di persone che (nonostante il foglio affisso alla porta della chiesa e all’albo comunale, in piazza) chiedevano informazioni. Ieri sera, all’incirca dopo le ore 18, è iniziato a nevicare e c’era il pericolo, questa mattina, di trovare un mezzo metro di neve fresca, mentre ne saranno caduti circa 20 centimetri. Per far fuoco nelle stufe è inevitabile armarsi di giubbotti, berretti, guantoni e andare a prendere la legna che, se posta all’esterno delle abitazioni, è ricoperta dalla neve, come si vede da alcune fotografie, scattate verso le ore 9.

Le altre sono state fatte in casa nel periodo natalizio. Una (non proprio chiara) mostra il quadro di Natalino (detto Nino) Rizzardini Mariét con la chiesa di Coi. Lo fece nel 1982 e me lo offrì come dono per la vicina ordinazione sacerdotale.

Don Floriano Pellegrini

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