GIMMA, 1723, Cosa si deve intendere per Italia

Cartina del 1799 intitolata Norditalien und Mittelitalien.

Giustamente durante l’Ottocento, mentre s’accendeva la pruriginosa smania di alcuni massoni di costituire nella penisola italiana uno Stato unitario (fatta salva la Repubblica di San Marino, chissà perché!), qualcuno, ben più autorevole di me, poteva dire, senza tema di essere contraddetto, che «l’Italia è nient’altro che un’espressione geografica».

Ma, poi, se l’Italia non era, come effettivamente non era, un soggetto politico statuale, lo era come soggetto geografico? A pensarci appena un po’ non era neppure «un’espressione geografica» definitiva, ma anch’essa ancora in definizione.

L’Italia, quale la intendiamo ora, è in altre parole un’invenzione moderna, sia dal punto di vista politico che geografico; una realtà convenzionale sotto sia l’uno che l’altro profilo; l’Italia è una realtà che non sa, neppure essa, quale sia la sua effettiva delimitazione politica poiché deve fondarla, secondo le varie epoche, su una delimitazione geografica di pura convenzione internazionale. E ci potrà sempre essere qualcuno che dice: «Questa parte dell’attuale Italia non è Italia» oppure, al contrario: «Questa parte di territorio ora non italiano fa in verità parte dell’Italia».

Per rendersi conto di quanto siano vere queste affermazioni, che a qualcuno possono persino sembrare scandalose, basta leggere le pp. 20-26 d’un libro (come al solito ben poco conosciuto perché ben poco fatto conoscere) dell’egregio studioso napoletano D. Giacinto Gimma, il cui titolo inizia: «Idea della storia dell’Italia letterata» e il cui titolo completo è: «Idea della storia dell’Italia letterata / esposta / Coll’ordine Cronologico dal suo principio fino all’ultimo Secolo, colla notizia delle Storie particolari di ciascheduna  Scienza, e delle Arti nobili: di molte Invenzioni: degli Scrittori più celebri, e de’ loro Libri: e di alcune memorie della Storia Civile, e dell’Ecclesiastica: delle Religioni, delle Accademie, e delle Controversie in varj tempi accadute: e colla Difesa dalle Censure, con cui oscurarla hanno alcuni Stranieri creduto: / Divisa in due tomi, / Colle Tavole de’ Capitoli, e delle Controversie nel primo: Degli Autori, o lodati, o impugnati; e delle cose notabili nel secondo. / Discorso di D. Giacinto Gimma / Dottore delle Leggi, Avvocato Straordinario della Città di Napoli, Promotor-Generale della Scientifica Società Rossanese degl’Incuriosi, ecc. / Tomo I. / Dal principio fino al Secolo Decimoquarto, Anno 1400. / Dedicata / All’Eccellentissima Signora / La Signora Contessa / D. Clelia / Grillo-Borromea. // In Napoli. Nella Stamperia di felice Mosca, MDCCXXIII. / Con licenza de’ Superiori».

Riporto qui, pertanto, le pp. 20-26 di tale libro, trascritte integralmente. Il testo potrà essere utilizzato pure e fatto circolare come PDF, scaricabile al link: GIMMA, 1723, Cosa si deve intendere per Italia.docx

Della divisione delle parti dell’Italia

Per la fertilità, e per le delicatezze diverse è l’Italia appellata il Paradiso dell’Europa, e ‘l Paese più delizioso del Mondo, come afferma Antonio Chiusole; [1] e perché della Scienza, che nella medesima hanno in varj tempi professato i suoi popoli, ed ora nobilmente professano, scrivere dobbiamo, ragionevole stimiamo eziandio numerar brevemente le sue parti, e le Città principali, nelle quali ha l’Italiana letteratura avuto il suo splendore. Trattano della stessa divisione i Geografi in varj modi, e ne riferisce alcuni il Magini; [2] ma noi e l’antica, ed ogni altra tralasciando, senza fare di alcun luogo descrizione particolare, la più moderna, come l’ha rappresentata lo stesso Chiusole, e molti Scrittori ancora la descrivono, quì solo dimostriamo per intelligenza della patria degli Autori Italiani.

Sono dunque nella parte superiore dell’Italia, che è dalle frontiere di Francia fino al Mare Adriatico alcuni grandi Ducati, e Repubbliche, cioè:

I.

Il Ducato di Savoja, che tra le Provincie dell’Italia è annoverato dallo stesso Magini, da Leandro Albertini, dall’Autore De Principibus Italiae tradotto in latino da Tommaso Segeto, dal P. Ferrari col Baudrand, e da altri; anzi il Cloverio lo numera nell’antica divisione d’Italia; [3] oltre che ha il Sovrano Principe Italiano. Sono due provincie:

I. la Savoja propria colle Città di Ciamberì capitale del Ducato, Momigliano, Beaufort, Aix Città con titolo di Marchesato presso il lago di Bouget; e Rumilli.

2. Il Ginevrese con Ginevra, ed altre sue Città; benché alcuni non lo numerano nell’Italia; ed altri, come il P. Ferrari, e ‘l Baudrand nella Gallia Narbonese lo collocano.

3. Il Clebait. 

4. Il Tarentese. 

5. la Mauriana. 

6. Fossignì.

II.

Il Principato di Piemonte ha diece Provincie

I. Piemonte in ispecie colle sue Città, cioè Torino sua capitale, e residenza del Duca, Carignano, Savigliano, Cuneo, Mondovì, Fossano, Moncagliere, Chieri, Pinarolo, Rivoli, Bene, ed altri Castelli, e Fortezze.

2. Aosta Ducato colle Città Aosta, Chatillon, e Fenix.

3. Il Vercellese colle Città Vercelli, e Santia.

4. Il Canavese Contea colle Città di Ivrea, Chivasco, Crescentino.

5. Il Marchesato di Susa. 

6. Il Marchesato di Saluzzo con Saluzzo Città, Carmagnola, Stafarta.

7. La Contea di Nizza, con Villafranca, Boglio, Tende Contea, e Dolce acqua Marchesato.

8. Il Contado d’Asti, con Verrua, Chierasco, Ceva Marchesato, e Villanova.

9. Il Principato d’Oneglia.

10. Le Valli de’ Valdensi, cioè di Lucerna, di Perousa, di S. Martino, di Cluson, di Plagelas.

III.

Il Ducato di Monferrato, che ha cinque Territori:

I. di Casale.

2. d’Albi, detto pure d’Albesano.

3. d’Acqui con Nizza della Paglia, e Rivalta.

4. di Trino con Livorno.

5. il Territorio, o Marchesato di Spigno.

IV.

Il Ducato di Milano ha tredici Territorj, cioè

[I.] di Milano colle altre Città, e luoghi celebri, Bicoca, Marignano, Cassano, Albrigrasso, Binasco, Monza.

2. Il Territorio di Pavia con Voghera, e la Certosa.

3. Il Territorio di Bobbio. 

4. Quello di Alessandria della Paglia. 

5. di Tortona con Serravalle.

6. La Lomellina con Valenza, Mortara fortezza, Bremme, Lunello, e Pieve del Cairo dato al Duca di Savoja nel 1707. Il

7. è il Territorio di Novara con Borgomanero, ed Orta.

8. La Signoria di Vigevano con la Sforzesca luogo di Diporto.

9. La Contea d’Anghiera colle Isole Borromee, Arona Città, Sesto, Duomo d’Osella, e la Valle di Sesia. 

10. Il Territorio di Como col Forte di Fuentes, Lecco, e Pussiano.

11. Il Territorio di Lodi con Mocastorna, e Codogno.

12. Il Territorio di Cremona con Pizighettone, Soncino villaggio, Castel Leone, e Casal Maggiore Principato.

13. Il Finale.

V.

Il Ducato di Parma è diviso in quattro parti.

[I.] La prima ha Parma Capitale Città, Rossena Contea, Colorno, e S. Secondo.

2. Il Ducato di Piacenza con Nibbiano, e S. Giovanni.

3. lo Stato di Buffetto con Fiorenzuola, Buffetto, Borgo S. Donnino, e Lago Scuro.

4. Val di Tara, col suo Borgo, Bardi, e Chiesa del Taro.

VI.

Il Ducato di Modona ha sette Territorj, o Provincie picciole; cioè

[I.] il suo Ducato in ispecie con Modona, Scandiano, e Sassuolo.

2. Il Ducato di Reggio con Bresello, e Canossa.

3. Il Principato di Carpi con Finale di Modona.

4. Il Principato di Coreggio.

5. Il Territorio di Frignano.

6. La Garfagnana, e ‘l suo Castelnovo Città.

7. La Contea di Rolo.

VII.

Il Ducato di Mantova, con Guastalla, Luzzara, Goito, Ostiano, Rodigo, Borgoforte, Viadana, Dossolo, Caneto, e Redoldesco.

VIII.

La Repubblica di Venezia, oltre la Dalmazia, ed il Levante, che sono del suo Dominio ha la Terra Ferma, che si divide in cinque Provincie, cioè

I. Il Dogado, con Venezia Città capitale, Chioggia, Murano, Gambarare villaggio, Caorle, Malamocco Isola, Grado, Torcello Isola, Lido Isola, Burano, Mazorbo Isola, e Marano Fortezza.

2. La Lombardia Veneta ha il Padovano con Padova, Montagnana, Este, Monselice, Pieve di Sacco, Cittadella, Campo S. Pietro; Il Polesine di Rovigo con Rovigo, Adria, Badia, Cavargere, Lendinara. Il Vicentino con Vicenza, Lonigo, Marostica, Cologna, ed Orignano. Il Veronese con Verona, Peschiera, Soave, Legnago, Castelbaldo, la Chiusa. La Riviera di Salò con Salò, Desenzano, Bedizole, Maderno, Toscolano, e Gargnano, tutte o Fortezze, o villaggi. Il Bresciano con Brescia, Rocca d’Anfo, Asola, Orzinovi, Lonato, Ponte Vigo, Iseo, Idro, Chiari. Il Bergamasco ha Bergamo, Romano, Martinengo, Clusone. Il Cremasco ha Crema.

3. La Marca Trivigiana ha il Trivigiano con Trivigi, Mestre, Novale, Motta, Castel Franco, Asolo, Caneva, Quero, Bassano, Conegliano, Serravalle. Il Bellunese con Belluno. Il Feltrino con Feltre.

4. Il Friuli ha Udine, Palma, Concordia, Cividal di Friuli, Pordenone, Cadore, Tolmezzo, Aquileja, Coloredo, Porto Buffolè, Sacile, Uderzo, Monfalcone, Porto Gruaro, Chiusa, e Pontera, o sia Pontastel Villaggio.

5. L’Istria ha Capo d’Istria o Giustinopoli, Pola, Parenzo, Città nuova, Trieste, che appartiene alla Casa d’Austria con Proseco, ed altri simili villaggi, Muggia, Isola, Pirano, Umago, Grisignana, Valle, Dignano, Rovigno, Raspo, Montona, Buggie, Portole, e S. Lorenzo.

IX.

La Repubblica di Genova ha nella Riviera di Levante, Rapallo, Porto Fino, Sestri di Levante, Porto Venere, Specie Sarzana, Brugnetto, Lavagna, Torriglia, Chiavari, e Lericea. Nella parte di Ponente è Genova Città capitale, S. Pietro d’Arena celebre Borgo, Savona, Noli, Albenga, Ventimiglia. S. Remo.

X.

La Repubblica di Lucca ha Lucca, Viareggio, Minucciano, Castiglione, Mozzano, Nassino, S. Giuliano, Montignose, e Camajore luoghi ordinarj.

XI.

Il Ducato della Mirandola ha seco

[I.] Concordia col titolo di Contea:

2. Il Principato di Castiglione con Castiglione delle Stivere, e Castel Goffredo.

3. Il Principato di Solferino. 

4. L’altro di Sabionetta. 

5. quello di Bozzolo. 

6. quello di Novellara. 

7. l’altro di Masserano, 

8. di Monaco. 

9. di Massa.

XII.

La Toscana, o il Granducato di Firenze è il primo nella parte di mezzo dell’Italia, ed è diviso in tre parti.

I. Il Fiorentino, che ha Firenze Città capitale, Arezzo, Pistoja, Prato, Cortona, Sepolcro, Empoli, Fiesole, e Scarperia.

2. Il Pisano ha Pisa, Livorno, Volterra, Campiglia, Colle.

3. Il Senese ha Siena, Chiusi, Monte Pulciano, Pienza, Montalcino, Petigliano, e Grossetto.

XIII.

Lo Stato Ecclesiastico ha dodeci Provincie.

I. Il Ducato di Ferrara, che ha Comacchio fin dall’anno 1708. presidiata dagl’Imperiali, Lago Scuro ancora, Brancolino, Bondeno.

2. Il Bolognese ha Bologna, Forte Urbano, Bentivoglio, Vergate, e S. Pietro.

3. La Romagna, di cui sono Piazze Pontificie Ravenna, Rimini, Cervia, Faenza, Cesena, Forlì, Imola, e Sarsina.

Quelle del Gran-Duca sono,

[I.] Città del Sole, e Fiorenzuola.

2. Il Ducato di Urbino ha Urbino, Pesaro, Montefeltro, Gubbio, Sinigaglia, Fano, Fossombrone, e Città di Castello.

3. La Marca d’Ancona ha Ancona, Jesi, Ascoli, Fermo, Macerata, Loreto, Recanati, Osimo, Tolentino, Camerino, Montalto, e Ripa Trasone.

4. Nell’Umbria, o Ducato di Spoleto sono Spoleto, Rieti, Foligno, Todi, Nocera, Terni, Assisi, e Narni.

5. Il Perugino ha Perugia con la Frata, e Piene luoghi ordinarj.

6. La Sabina ha Magliano, e Vescorio.

7. L’orvietano ha Orvieto, Acquapendente, Bagnarea. La Campagna di Roma ha Roma capitale dello Stato Ecclesiastico, dell’Italia tutta, già primaria del Mondo prima, e dopo la nascita di Cristo, Tivoli, Frascati, Castel Gandolfo Villaggio, Velletri, Ostia, Terracina, Anagni, Astura, Albano, Nettuno porto di mare, Veroli, e Segni.

8. Il Patrimonio di S. Pietro ha Viterbo, Toscanella, Monte Fiascone, Cività vecchia, Orta, Sutri, e Nepi.

9. Il Ducato di Castro ha Castro, e la Contea di Ronciglione.

XIV.

I piccoli Stati della parte di mezo dell’Italia sono

I. Lo Stato de’ Presidj, che sono le Fortezze verso le coste della Toscana, cioè Orbitello, Porto Ercole, Porto S. Stefano, Porto Telamone, Porto Longone.

2. Il Principato di Piombino coll’Isola d’Elba con Porto Ferrajo.

3. Il Principato Farnese.

4. Il Principato di Palestrina

5. Il Ducato di Bracciano.

6. Meldola Principato.

7. Il Ducato di Palliano,

[8.] la Repubblica di S. Marino piccolissima con altri suoi luoghi, cioè Pennarosta, Casolo, Serravalle, Faetano, Mongiardino, Fiorentino, e Piagge.

XV.

La parte infima dell’Italia ha dodeci Provincie, che formano il Regno di Napoli, e le sue Città raccogliere volendo dallo stesso Antonio Chiusole, come Scrittore moderno, ci siamo accorti, che non reca il perfetto numero delle stesse. Così dubitiamo, che nelle altre Provincie dell’Italia abbia pure mancato; molte Terre per Città numerando, e molti luoghi già destrutti; e ‘l medesimo osserviamo negli Scrittori delle Geografie. Ma quelche pur ci reca meraviglia, è, che nello stesso errore sono caduti molti Autori, che le Descrizioni particolari han fatto dello stesso Regno, come Cesare d’Eugenio, Tommaso Costo, Giovan Pietro Rossi, Ottavio Beltrano, ch’è più moderno, e simili, i quali nel Regno scrivendo, ben potevano prendersi la cura di farsene certi; per la quale a noi manca il tempo, né scriviamo libro particolare di questo solo argomento. Qui dunque una notizia certa formar non possiamo; cavarla nondimeno abbiam voluto dal catalogo de’ Vescovadi del Regno; ancorché ben sappiamo, che vi sieno Città, le quali sono prive di Vescovado, ed altre alle Città uguagliare si possono. Sono dodeci le Provincie del Regno di Napoli, cioè

I. Terra di Lavoro, o Campagna Felice, di cui Napoli è la capitale del Regno, ed è Metropoli, che ha suoi Suffraganei, come le descrive Mons. Sarnelli, [4] Acerra, Ischia, Nola, Pozzuoli, ed Aversa ora esente: ed a Napoli stessa sono unite Cuma, ed a questa già Miseno suppresse. Capoa è anche Metropoli, ed ha suffraganei Cajazzo, Calvi, Carinola, Caserta, Sessa, Teano, e sono esenti Aquino, Fondi, Gaeta, ed Isernia. Sorrento è Metropoli, ed ha Suffraganei Castell’a Mare di Stabia, Massa Lubrense, e Vico Equense. Sono annoverate della stessa Provincia Alife, Monte Casino, Sora, e Telese; e vi è il Monte Vesuvio, che manda fiamme.

2. Il Principato Citra, ch’era parte della Campagna Felice, ha Amalfi Metropoli co’ suoi Suffraganei Capri, Lettere, Minori, Ravello, e Scala uniti, ed esente. Ha pure Salerno Metropoli, da cui è pur detta la Provincia di Salerno, ed ha Suffraganei Acerno, Campagna e Satriano uniti, Capaccio, Marsiconuovo, Nocera de’ Pagani, Nusco, Policastro, Sarno, e Cava esente. Vi numerano alcuni Autori altre Terre, come Casella, Contursi, Evoli, Gragnano, Laurino, Sanseverino, Saponara, Tramonti, e simili.

3. Il Principato ultrà detto Provincia di Montefuscoli ha Benevento Ducato del Pontefice, e Metropoli, a cui sono uniti i Vescovati suppressi di Lesina, Limosani, e Tocco. Sono suoi Suffraganei Alife, Arriano, Ascoli unito con Ordona suppresso: Avellino, e Frigento con Quintodecimo, ed Acquaputrida suppressi, ed uniti. Bojano con Sepino suppresso; Bovino, Guardia Alferia, Larino, Lucera con Fiorentino, e Tortivoli uniti, e suppressi: Monte Marano, S. Agata de’ Goti con Sessola suppressa. S. Severo con Dragonara, e Civitate uniti e suppressi. Telese, Termoli, Trivico, Vulturara con Monte Corvino suppresso; e sono esenti Troja con Viccari suppresso, e Trivento. Consa Metropoli; ma molto picciola ha suffraganei Lacedonia, Muro, S. Angelo de’ Lombardi con Bisaccia unito; ed alcuni fanno di questa Provincia Nusco: e vi sono molte Terre, come Monteverde, Montefuscolo, Solofra, ed altre.

4. La Basilicata che comprende la Lucania, e parte della Puglia ha Metropoli Matera, con cui sta unita Acerenza; ed ha Suffraganei Gravina, Anglona o Tursi, Potenza, Tricarico, Venosa, e Montepeloso esente. Manfredonia o Siponto è Metropoli, ed ha suffraganei Vesti, Melfi con Rapolla uniti, ed esente: altri aggiungono a questa Provincia Muro, e Lavello.

5. La Calabria citrà ha Cosenza Metropoli con suffraganei Cassano, Martorano; e S. Marco e Mileto esenti. Rossano è Metropoli, Bisignano è esente. S. Severina che è pure Metropoli, e da alcuni è posta nella Calabria ultrà, è unita con S. Leone suppresso, ed ha Belcastro, Cariati, e Gerenza uniti, Isola, Strongoli, ed Umbriatico. Vi numerano alcuni in questa Provincia Montalto, Paolo, e l’Amantea.

6. La Calabria ultrà detta ancora Provincia di Catanzaro ha Reggio Metropoli co’ suffraganei Bova, Catanzaro, Cotrone, Gerace, Nicastro, Oppido, Squillace, Tropea, e Nicotera esente. In questa Provincia numerano alcuni Belcastro, Isola, Montelione, Mileto, Santa Severina, e Taverna. Il Chiusole vi numera i Principati di Mida, Sarciona, Roccella, Sciglio, S. Agata, ed altre.

7. Terra d’Otranto, o Provincia di Lecce ha Otranto Metropoli, Alessano, Castro, Gallipoli, Lecce, Ugento, e Nardò esente. Taranto Metropoli ha suffraganei Castellaneta, Mottola, Oria, Brindisi Metropoli ha suffraganei Ostuni, e Monopoli è esente. Vi numerano pure S. Pietro in Galatina.

8. Terra di Bari detta anche Puglia, e Pencezia da’ Latini, ha Bari Metropoli , a cui sta unita Canosa, che pur’era Arcivescovado, ed ora ha il Preposito. Sono suoi suffraganei Bitetto, Bitonto, Conversano, Giovinazzo, Lavello, Minervino, Polignano, Ruvo, Molfetta, ch’è ora esente, e Cattaro di Dalmazia. Trani è pure Metropoli, a cui sta unita Salpe suppressa, ed ha suffraganei Andria, e Biseglia. L’Arcivescovo di Nazaret è in Barletta, e sono a lui uniti Canne, e Monteverde Vescovadi; Barletta però ancorché non sia Città, è nondimeno più che Città, come disse Vincenzo Massilla, anzi la prima Terra che sia in Regno; [5] onde si dice per proverbio: Barletta in Puglia, e Monpeliere in Francia: ed il P. Giovan-Paolo Grimaldi Giesuita riferisce [6] essere stata chiamata Città da Carlo I. Re di Sicilia, e di Puglia nel 1275. nelli Capitoli del Regno di Napoli al titolo Quid solvatur pro litteris Regiis; ove disse: Exceptis Civitatibus Neapolis, Capuae, Aquilae, & Barlettae. Lo stesso Massilla vi numera tra le Città di questa Provincia, Monopoli, Gravina; e tra le Terre, e Casali Mola, Modugno, Acquaviva, Casamassima, Rotigliano, Bitritto, Canneto, Cassano. S. Eramo, S. Nicastro, Gioja, Palo, Grumo, Vinetto, Tritto, Loseto, Montrone, Cellamare, Valenzano, Capurso, Carbonara, Ceglie, Fasciano, Cisternino, Luogo rotondo, Castellano, Noja, Triggiano, Terlizzi, le Noci, Corato, Putignano, Turi, ed Altamura, di cui l’Arciprete ha l’uso de’ Pontificali colla giurisdizione ordinaria, e di Regia collazione. Ottavio Beltrano, il Chiusole, ed altri vi numerano Matera, ma questa già la descrivono nella Basilicata per lo Tribunale Regio, che ha quella Provincia.

9. Abruzzo citra, o Provincia di Chieti ha Chieti Metropoli, co’ suoi suffraganei Ortona a Mare, e Campi uniti, Aquila, e Città Ducale esenti: Cività di Penna con Atri uniti, ed esente: Marsi, Sora, e Teramo esenti: Valve e Sulmona uniti ed esente. Lanciano ha pure il suo Arcivescovo.

10. Abruzzo ultra, o Provincia dell’Aquila ha l’Aquila capitale, Atri, Campli, Cività Ducale, Cività di Penna, e Teramo, Città Vescovali, che alcuni numerano ancora nell’Abruzzo ultra.

11. Il Contado di Molise è detto ancora la Provincia di Lanciano da alcuni; e vi numerano Bojano, Guardia Alfiera, Isernia, e Trivento.

12. In Capitanata detta Daunia, e Puglia piana, o Provincia di Lucera numerano Manfredonia, Ascoli, Bovino, Lucera, Foggia, Larino, Viesti, Termoli, Sansevero, e Troja; ma sono certamente confuse le descrizioni degli Autori, le Città di una Provincia coll’altra confondendo.

XVI.

La Sicilia, e ‘l suo Regno è pur parte dell’Italia; ancorché la dicano alcuni Isola intorno l’Italia, e di ciò scriveremo nel cap. 7 n. 16. né dall’Italia è separata, che per lo Stretto, o Faro di Messina. Si stende nel mare in forma di Triangolo; però in tre parti la dividono, come dice il Chiusole; cioè

I. nella Valle di Demona, che ha Messina, Tauromina, Melazzo, Catania, Cefalù, Patti, S. Marco, Randazzo, Nicosia; ed ha il Mongibello, che manda fiamme.

2. Nella Val di Noto è Noto, Siracusa, Agosta, Terranuova, Sperlinga, Castello, Lentino, Ragusa diversa da quella di Dalmazia, Jarratana, Castrogio Vanni, Modica, Caramana, Alicata, e Pluzio nuovo, tutte piccole Città.

3. Nella Valle di Mazara è Palermo ordinaria residenza de’ Vicerè, Mazara, Trapano, Gergenti, o Agrigento, Monreale, Marsella, Castello a mare, ed altri luoghi.

XVII.

La Sardegna è anche Isola, e Regno diviso in due parti, [7] cioè

[I.] Capo di Gagliari, che ha Gagliari, Orifragni, Villa di Clesia, Monte Reale, Lode, e S. Pietro Toralba.

2. Capo di Lugudori, che ha Sassari, Bosa, Algari, Castello Aragonese, Terranuova, e Sarda, ed ha pure molte Isolette poco importanti.

XVIII.

La Corsica Isola del dominio di Genova ha quattro principali Città, Bastia capitale, Ajazzo, Corte, e S. Bonifacio. Erano prima Vescovali, ed ora sono in rovina Nebbio, Mariana, Alteria, e Sagona, come dice lo stesso Chiusole.

XIX.

Altre Isole picciole sono intorno l’Italia, cioè

[I.] le Isole di Lipari, la Panaria, le Saline, Fenicusa, Ericusa, ed Ustica: e le Isole di Stromboli, e questa manda fuoco; e le altre, ove si pescano i coralli, come dice il Pacichelli, [8] e tutte alla Sicilia appartengono.

[2.] L’Isola d’Elva o Elba tra la Toscana, e la Corsica, divisa in due Dominj; poicché la Fortezza di Porto Longone è della Spagna: Porto Ferrajo di Firenze, e ‘l resto di Piombino. Gorgona è in faccia a Livorno, ed è della Toscana: Capraria di Genova, Pianosa del Granduca: e così ancora l’Isola del Giglio, e di Gianuto.

3.Molte Isole sono sull’Adriatico, e alla Dalmazia appartengono.

4. L’Isole di Tremiti in faccia a Napoli sono del suo Regno.

5. Altre sull’Adriatico sono di Venezia.

XX.

L’Isola di Malta sotto la Sicilia è da alcuni considerata ne’ confini dell’Africa, da altri dentro l’Africa stessa; [9] da altri tra le Isole d’Italia, usandosi l’idioma Arabo, o Schiavone, e quasi comunemente Italiano, come dice il Pacichelli. [10] Ha due Città, Malta la nuova, detta anche la Valetta dal Gran Maestro, che la fece fabbricare, ed è la Metropoli: e l’altra è Medina o Città vecchia, il cui Vescovado è suffraganeo di Monreale in Sicilia. Ha da quaranta Terre o Villaggi, ed altre picciole Isole, che descrive Giacomo Bosio. [11]

Il Baudrand dice, [12] che tra Prencipi dell’Italia ha nella stessa l’Imperadore Aquileja, e ‘l Contado di Gorizia nel Forliviese, con Triesti, Pedena, e Pisino nell’Istria. Il Re di Francia ha Pinarolo col territorio nel Piemonte. Vi numera ancora il Vescovo di Trento, che ha il suo territorio Trentino alle radici delle Alpi; benché da alcuni sia posto nella Germania; perché è capo dell’Imperio, e de’ Conti del Tirolo.

Gli Svizzeri hanno ancora quattro Prefetture nell’Italia, dette perciò italiane, nempè Luganensem, Locarnensem, Mandrisianam, & Madianam, quae anteà partes erant Ducatus Mediolanensis, & ipsis subsunt ad anno 1512. come dice lo stesso Baudrand. Ma ciò basta per intelligenza della nostra Istoria; secondo le notizie, che abbiamo cavate dagli Autori riferiti.

NOTE

[1] Chiusole. Mondo antic. e moderno. To. I. cap. 9. IV.

[2] Jo: Anton. Magin. Commentar. ad Tab. Ptolemei.

[3] Leandr. Albert. Descriz. d’Ital. P. Philipp. Ferrari, e Michel Baudrand. Lemico Geograf. Philipp. Cluvers. Introduct. ad Geograph.

[4] Mons. Pompeo Sarnelli. Letter. Ecclesiast. Tom. 2. let. 37.

[5] Maxilla. Comment. ad Consuet. Barii in proem.

[6] P. Grimald. Vita di S. Ruggiero, Annotaz. 18 car. 132.

[7] Chiusole. l. c.

[8] Pacichelli. viagg. partic. 4. To. 2. lett. 86.

[9] Chiusole. l. c.

[10] Pacichelli. viagg. partic. 4. To. 2. lett. 87.

[11] Bos. Istor. Tom. 3. lib. 5.

[12] Baudrand ad Lexic. Geograph. Ferrarii, verb. Italia.

Mappa antica delle Alpi Orientali (è compresa la Val di Zoldo).

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