DON FLORIANO, Dopo la Brexit, la Venexit

Il più caloroso grazie a Boris Johnson, per aver creduto nella verità!

Di don Floriano Pellegrini

In questo giorno di festa per i Popoli europei, a merito dei Britannici, il Popolo veneto ribadisce con forza ed esultanza, in faccia a tutti e a tutte le istituzioni, e a quanti se la fanno sotto per paura dei prefetti mandati da Roma, la propria decisa volontà di vedersi riconosciuta quell’indipendenza che, per legittimità storica e morale, sa e dichiara di avere già in questo momento.

Il Popolo veneto non è una massa anonima di schiavi di Roma, come gli Italiani ci vogliono persino far cantare; i Veneti non sono schiavi né di Roma, né dell’Unione europea, né di alcuno, ma Popolo libero, sano, laborioso, dalle profonde e illustri radici storiche. Indipendente, per quanto la Repubblica degli Italiani non voglia ammetterlo.

Noi Veneti siamo Veneti e non Italiani. Noi, a differenza delle sardine, abbiamo un’identità storica forte, loro no: sono semplici figli dei poteri forti mondiali! Noi siamo un Popolo, loro no! Noi abbiamo una Patria, loro inorridiscono solo al sentir parlare di Patria! Noi siamo una delle più grandi civiltà mondiali, loro sono il nulla travestito da soggetto politico. Sono le creature e, in qualche modo, i burattini di chi ha bisogno che esista un’Unione europea per poter continuare a godere privilegi personali e di casta. Non è forse vero che l’Unione europea, al di là del bel nome, è l’unione dei figli di papà d’Europa, non di tutti i figli e figlie d’Europa? Viva perciò alla Brexit, viva ai Popoli d’Europa, viva San Marco!

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