DON FLORIANO, Fotografie alla chiesa di San Pellegrino, nel Baliato dai Coi

La volta della vecchia cappellina, con la croce templare e la finestra murata.

I colori delle assi del pavimento della sagrestia, in legno di larice.

Una delle due belle e identiche porte d’accesso alla sagrestia/cappellina.

Il lavello al quale il sacerdote si lavava le mani prima della celebrazione della S. Messa. Sotto: particolare.

Il bellissimo bancone per i paramenti; accostato, ma da spostare, uno dei due inginocchiatoi seicenteschi, altrettanto belli. Sotto: due particolari.

La cornice con le tre testine d’angelo.

Il crocefisso in stile tirolese donato qualche anno fa dalla nostra famiglia.

La campanella cinquecentesca (a parte l’impugnatura, posteriore) della Regola Grande dai Coi, conservata in sagrestia ma della Regola stessa. Ha incise due piccole scene di caccia; qui si vede il lato con il cacciatore e il cane che corre, girandosi a vedere se il padrone lo segue; il cacciatore porta sulla spalla il fucile o qualcosa del genere. Sull’altro lato si vede il cane che salta addosso ad un cervo.

Il quadretto con lo stemma dei Pellegrini, posto in sagrestia.

Particolare del bel pavimento dell’atrio della chiesa, in pietra di Castellavazzo.

L’altare maggiore, del valente scultore bellunese Jacopo Costantini, del 1618. Quest’anno ricorrevano giusto i quattro suoi secoli e sarebbe stato bello riuscire a fare qualcosa, ma dove trovare i soldi per valorizzare l’altare e l’artista? Peccato!

Dettaglio del magnifico paliotto festivo dell’altare maggiore, bisognoso di restauro.

Il crocefisso usato il venerdì santo e in altre circostanze particolari. Ha questo di caratteristico: che Cristo non è su una croce ad assi ma a tronco o fusto d’albero, per richiamare l’idea che dalla sua morte è sgorgata per il mondo la vita nuova spirituale e la redenzione. Interessante!

Il quadretto, che è poi una carta gloriae riutilizzata, con la scena dell’Annunciazione.

L’affresco esterno, del 1905, raffigurante San Pellegrino, disegnato da Antonio Monterumici, è in stato di avanzato degrado e tutti se ne infischiano…

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