Il Levazóno è l'area, già Maso signorile, presso la quale verso il Mille, all'epoca dei vescovi conti di Belluno, vennero edificati il castello e la pieve di Zoldo, dedicati all'ufficiale romano, martire a Lorch (nel Norico, attuale Austria), San Floriano. Il blog, secondo del Baliato dai Coi, è curato da don Floriano Pellegrini. I Pellegrini di Coi (anche de Pellegrin e De Pellegrini Dai Coi) fanno parte della Casata dei Domini Levaçonenses de Castro Zaudi, ossia dei bàili di Zoldo. Provenienti dal Cadore (area del municipio romano, poi diocesi, di Zuglio Carnico), nella prima metà del XIV secolo i Pellegrini (de Pellegrin) si trasferirono dal Levazóno nell'area di Coi, allora disabitata, assieme ai consorti de Zanet, fondatori dell'unito Maso di Col. Le funzioni dei bàili devono essere state onnicomprensive andando, secondo le richieste del conte vescovo, dal militare all'amministrativo, al giudiziario; erano cioè molto simili a quelle che, in altre regioni, erano proprie dei vicari dei conti, ossia dei visconti. Per contatti: 2016.baliato.daicoi@gmail.com
Pubblico venti fotografie dell’infanzia, cioè riguardanti il periodo tra il 1955 ed il 1970, circa.
Fusine, 27 agosto 1955. Foto ricordo del battesimo di Apollonia Pellegrini (a destra) e L. D.M., Le bambine sono invisibili, nella fotografia, perché avvolte nelle belle copertine con frange colorate e disegnate a motivi floreali, quali si usavano allora e ben e che di lì a pochissimi anni non si sarebbero più usate (purtroppo). L’arciprete è don Ernesto Ampezzan, giunto in parrocchia appena l’anno prima, ai primi di settembre
Coi, 19 aprile 1957. Caterina Rizzardini Paléta, sposa di Fortunato Pellegrini (fratello di nonno Floriano), tiene in braccio Apollonia e me davanti al portone di casa
Pieve di Zoldo, giugno 1959. Le suore dell’asilo infantile “San Nicolò” di Fusine portano i bambini in visita alla chiesa della Madonna Addolorata. Io sono il secondo da sinistra, in prima fila.
Coi, forse estate 1959. Vicino all’abbeveratoio, ora Fontana a Specchio, gioco con un piatto rotto, insieme ad Apollonia
Coi, inverno 1959. Davanti al portone di casa, con in mano la paletta della cenere, insieme ad Apollonia, Rino Rizzardini e suo papà Alfredo, seduto sul gradino
Coi, sul prato ora Ort di Fior, nell’estate 1960, con papà, mamma, Apollonia e Orazio. Così anche le due seguenti
Coi, forse giugno 1963. Mamma, Apollonia e Angela Molin Pradel, che tiene in braccio la sorella Mariapia, nata nell’agosto 1962
Fusine e Coi, 21 giugno 1964. Fotografie della Prima Comunione. Qui sono il quarto da sinistra, nella seguente il secondo in alto sempre da sinistra. Le altre sono foto ricordo scattate al pomeriggio all’Ort di Fior con la sorella Apollonia e la madre
Coi, agosto 1964, Mariapia compie due anni
Coi, sempre all’Ort di Fior, agosto 1964. Foto ricordo della visita della cugina di papà, Noemi Bellini. Da sinistra: zia Caterina, Marcella Pellegrini, Noemi Bellini, mamma Antonia, papà Nicolò; quindi ancora da sinistra in prima fila: Dario Rizzardini, Mariapia, dietro Apollonia, che tiene in braccio Fausto (nato nel settembre 1963), io, Orazio e Rino Rizzardini
Coi, nel campo di orzo vicino all’Ort di Fior. Da sinistra in alto: Rino Rizzardini, Orazio Pellegrini, Dario Rizzardini, Diana …, Gianni Rizzardini; davanti da sinistra: Fausto e Mariapia
Coi, 26 giugno 1966. Foto ricordo della Prima Comunione di Orazio Pellegrini e Rino Rizzardini
