DON FLORIANO, Il brutto primato mondiale della città di Belluno

Belluno nel 1831 ebbe la grande gioia di veder eletto Papa un suo cittadino: il monaco camaldolese Mauro Cappellari. Per festeggiare l’evento, mai successo, né prima né dopo, con una deliberazione consiliare cambiò il nome del Campedèl, ossia della sua piazza più estesa, da Piazza Campitello in Piazza del Papa. Ma nel volgere di pochi anni se ne pentì, perché era un Papa che non le andava a genio e, come ricorda lo storico Antonio Maresio Bazolle (“Annali di Belluno del 1866”, ed. 1966, p. 60) il nome di Piazza del Papa, se pure ufficiale, non era usato neppure dal Comune nei suoi atti ufficiali! E, come tutti sanno, ora il nome è quello di Piazza dei Martiri.

Questo è un primato che, appena si viene a saperlo, fa trasalire. Belluno oggi come oggi è l’unica città al mondo che si sia vergognata d’aver dedicato una piazza ad un suo cittadino divenuto Papa! Peggio che se fosse stato un delinquente.   

Don Floriano Pellegrini

L’attuale «Piazza dei Martiri»

Testo e foto da: https://camminogregoriano.wordpress.com/belluno-piazza-dei-martiri/

Nota anche come piazza Campedel e in precedenza detta anche Piazza del Papa o Piazza Gregorio XVI in omaggio al bellunese papa Cappellari, porta l’attuale nome in memoria dei quattro partigiani impiccati dai nazisti il 17 marzo 1945 sui lampioni al centro della piazza.

Qui si svolgevano le attività pubbliche della città (esercitazioni, mercati, fiere, tornei).
Lungo il lato sud, al posto delle case, sorgevano le mura della città, all’estremità ovest c’era la torre del castello. Dal versante opposto porta Dojona, da sempre principale porta di accesso alla città. Queste mura resistettero fino al secolo XVIII quando, dopo il riempimento del fossato, cominciarono ad essere demolite per la costruzione degli edifici.

Il lato nord, con al centro la chiesa di San Rocco, disegna, con i suoi palazzi costruiti a partire dal 1400, disegna una linea curva con un raggio di circa 92 metri, permettendo alle difese cittadine di bombardare gli assalitori nell’area della piazza senza arrecare danno agli edifici più arretrati.

Nel giardino della piazza una grande fontana circolare, con la vasca del diametro di 16 metri, riporta gli stemmi dei comuni che formano la provincia di Belluno.

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