DON FLORIANO, Il prof. Stefano Mosena

Segnalo questa persona, probabilmente di famiglia originaria della Val di Zoldo, poiché il cognome Mosena (si pronuncia Mòsena) è tipico del villaggio zoldano di Fornesighe e risulta essere una modificazione dell’originario Arsiera, piccolo villaggio poco più a nord di Fornesighe.

Tale villaggio o, meglio maso, ora pressoché abbandonato, era collegato con la miniera di Valle Inferna, rientrante nel territorio limitrofo del Cadore e del patriarcato di Aquileja, di cui il Cadore stesso faceva parte anche nell’ambito civile, mentre Zoldo e il Bellunese appartenevano al patriarcato solo in ambito ecclesiastico, poiché Belluno formava una contea a se stante. I Mosena erano, pertanto, dei minatori, già dal secolo XIV, di quella importante miniera e un po’ alla volta scesero a valle, in zone più soleggiate e più produttive dal punto di vista agricolo, quando l’attività della miniera cessò.

Anche noi Pellegrini, ramo del più vasto casato dei de Pellegrin, tutti egualmente originari di Fornesighe, eravamo collegati con i Mosena e tale miniera poiché, secondo quanto scoperto dallo storico locale cav. Romano Gamba, i de Pellegrin (a Fornesighe c’è ancora la loro casa antica) erano gli amministratori, per il principe patriarca di Aquileja, della miniera; poi sarebbero diventati i Baili, per il conte vescovo di Belluno, del castello di Zoldo e del suo contado, ossia del suo distretto amministrativo.

Può darsi che il prof. Stefano Mosena nulla abbia a che vedere con tutto ciò, ma è assai improbabile una coincidenza di cognomi senza rapporto storico.

Dal link: https://www.abaperugia.com/ita/docenti/stefano-mosena_47.html apprendiamo che è nato a Roma nel 1977 e insegna all’Accademia di Belle Arti di Perugia le seguenti materie: Tecniche dell’incisione II – AA 2018/2019 (Triennio) [link apribile] e Tecniche grafiche speciali I – AA 2018/2019 (Triennio) [link apribile].

Dal primo link sopra indicato abbiamo inoltre ricavato la fotografia sopra riportata e la seguente

SCHEDA

Dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti nel 2001, [Stefano Mosena] inizia a collaborare con l’Istituto Nazionale per la Grafica e con l’ Enciclopedia Nazionale Treccani. Partecipa a eventi espositivi accostando la ricerca all’attività didattica, collaborando con l’Istituto Nazionale per la Grafica per i corsi di Tecniche per l’Incisione e con l’Accademia di Belle Arti di Roma dove attualmente è docente a contratto dal 2010 per la materia di Tecniche e Tecnologie della Stampa Digitale. Nel settore editoriale ha lavorato presso Kogoi Edizioni. La sua esperienza nel settore grafico inizia con le Vetrine della Calcografia, ciclo espositivo a cura di Luigi Ficacci, presso l’I.N.G. di Roma; con l’istituto partecipa a vari progetti, a esempio Architettura Incisa, realizzando lavori con Massimiliano Fuksas e Paolo Portoghesi; con Guido Strazza e Paolo Canevari. Ha esposto in diverse mostre di grafica e pittura tra le quali L’Emergente a cura di Tiziana D’ Acchille, Mi Art 2007Indicativo presente a cura di Luca Beatrice, Maurizio Sciaccaluga e Alessandro Riva. Sul versante grafica d’arte, partecipa alla Biennale d’Incisione presso Palazzo Sturm a Bassano e un suo lavoro è la copertina della Biennale d’Incisione Italia Austria. Partecipa alla mostra Arte Italiana 1968-2007 a Palazzo Reale di Milano, curata da Vittorio Sgarbi e Maurizio Sciaccaluga, e alla mostra Vade Retro curata da Eugenio Viola e Vittorio Sgarbi a Firenze e Milano. Nel 2010 viene invitato al Festival dei Due Mondi di Spoleto, alla mostra Ritratti Italiani presso il comune di Cento e presso la Fondazione Durini di Milano. Viene invitato a partecipare alla LIV Biennale di Venezia, nel Padiglione Italia, Tesa delle Vergini, Venezia. Continua oggi il suo percorso dividendosi tra grafica, pittura e incisione.

Può essere contattato all’indirizzo: stefanomosena@yahoo.it

Don Floriano Pellegrini

Un angolo tipico di Fornesighe.

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