DON FLORIANO, Piccoli appunti linguistici e d’altro tipo

Piuttosto che vadano persi, riscrivo alcuni detti, sentiti anche ultimamente. sulla bocca di qualche persona di Coi:

I) Andà a véde ‘ndóe che ‘l sol al fiorìs, «andare a vedere dove il sole tramonta», camminare verso ovest, andare dalla parte ovest; ma forse significa anche e solo: «Andare, andare da qualche parte, fare due passi»; ultimamente questa frase l’ho sentita ripetere da Elena Rizzardini.

II) ‘l é le piante che va in amór, «le piante vanno in amore», germogliano. Mi sono fatto spiegare questo detto, ascoltato da Aldo Scarzanella, e m’è stato spiegato che, quando cominciano a germogliare, le punte dei rami, se spezzate, lasciano uscire una linfa, un liquido e queste goccioline vitali hanno fatto venire in mente ai nostri antenati quello che succede nel maschio dell’essere umano, quando anche il suo corpo si risveglia, soprattutto nell’adolescenza e nella giovinezza.

III) ócio è, letteralmente «occhio, veh!», è un’esclamazione che sta per: «Quante storie», «Quante difficoltà che vai vedendo e non ci sono!»; fino ad una decina/ventina d’anni fa l’esclamazione era abituale, mentre adesso è quasi scomparsa (si potrebbe quasi dire scomparsa).

IV) Ti ‘ntant tasi, se no te tire tèra, «Tu intanto [= tanto per cominciare] taci, altrimenti ti tiro [= butto addosso] della terra»; questa frase veniva detta per zittire qualcuno, per impedirgli di parlare, di dire le sue ragioni, ritenute inutili di fronte all’evidenza di certi fatti negativi da tale persona compiuti. Il detto gioca sui gruppi vocalici ti ta ta te ti te.

V) Al ténp al conta pì di Saint, «Il tempo, bello o piovoso, ha più importanza dell’intercessione di qualsiasi Santo»; frase raramente in contrasto con la religione ma – a dire il vero – piena di buon senso.

VI) Sión inte ‘l paés de Nani No, «Siamo nel paese di Giovanni No». Il detto gioca sui gruppi vocalici na ni no e significa: «Siamo in un paese [= in una località] povera, dove non c’è né questo né quello».

Gli antichi taccuini personali per prendere appunti erano di questo tipo. Alcuni sono conservati ancora nel nostro Archivio Storico, ad es. uno dei primi del 1700 di Andrea Pellegrini.
Oggi è diverso…
Gnocchi di patate ripieni di baccalà liquido con cantarelli e polvere di capperi. Ricetta vincitrice nel 2014.
Baccalà
Miglior baccalà al Trofeo Tagliapietra.

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