RUBINI, Ricordo di Fabio Calzavara, alla S. Messa a Coi il 9 giugno 2019

Ieri, domenica 9 giugno, è stata celebrata a Coi, in Val di Zoldo, l’annunciata S. Messa in suffragio dell’on. Fabio Calzavara, presieduta da don Floriano Pellegrini. Sono intervenuti il presidente della prestigiosa associazione culturale «Europa Veneta», dott. Edoardo Rubini, appositamente venuto da Venezia, nonché alcuni graduati degli Alpini e altri amici dello scomparso. Al termine della S. Messa, Rubini ha donato alla chiesa di Coi una copia della seicentesca bandiera Contarina, considerata una delle più belle della Serenissima, ed ha pronunciato, a nome dell’Associazione, un sentito, commosso discorso, al termine del quale i fedeli presenti hanno fatto un inatteso, prolungato applauso.

È stata notata da tutti la penosa, per non dire vergognosa, totale assenza di qualche esponente della Lega provinciale e regionale! Respingiamo ogni parola tendente ad una qualche balorda auto-giustificazione, aggiungendo – come aggravante – la domanda se sia mai questo il loro tanto sbandierato attaccamento al cristianesimo e alle piccole Patrie locali.

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Ringraziamo di cuore don Floriano Pellegrini per la Santa Messa in ricordo del nostro socio Fabio Calzavara, scomparso a Mosca il 28 maggio, alle ore 8, quindi pochi giorni fa.

Cosa dire e cosa ricordare in queste circostanze è scelta sempre delicata; di una persona che ci era vicina, ora ci resta un pezzetto nel cuore e nella mente; parlarne in un luogo sacro, nel tentativo di ricordare tutta una vita, è un impegno che sembra più grande di noi. Eravamo abituati a una continua corrispondenza, per lo più via internet. Ci sentivamo spesso, ci scambiavamo tanti punti di vista, con vero piacere, perché concordavamo su tutto. Ora che Fabio non c’è più, tutto sembra irreale; non potergli più scrivere è motivo di afflizione.

È morto a Mosca, all’improvviso, per un infarto. Lì viveva con la nuova moglie, Katia Russanova, perché in Russia lo avevano portato le vicende della vita, legate al grande impegno ideale che lui ha sempre espresso.

Fabio è stato un grande uomo e un grande Patriota Veneto, un forte esempio in mezzo a tante miserie!

Per noi Fabio era da sempre un punto di riferimento, una persona intelligente e buona, capace di intervenire su ogni questione.

La sue vicende private si sono intrecciate in modo stretto con quelle politiche che aveva vissuto. Nel 1980 era stato Socio Fondatore della Liga Veneta e negli anni successivi componente del Consiglio direttivo di associazioni di imprenditori. Abbiamo conosciuto varie personalità della prima Liga Veneta e dobbiamo dire che erano persone assai più intelligenti, coscienti, originali e libere rispetto a quanto offra la politica oggi; potremmo dire, in una parola, che rappresentavano il meglio del Veneto.

Fabio aveva avuto una vita non facile: nel 1996 era stato candidato dalla Lega Nord alla Camera, quasi a forza, per ricomporre controversie interne. Essendo assai stimato nell’Alto Trevigiano, Fabio era stato scelto dalla Segreteria Nazionale, così fu eletto nel collegio uninominale di Feltre, con il 43,6% dei voti.

Pur avendo svolto con grande impegno e passione il suo mandato e pur essendo l’unica persona in grado di riuscire vincente in quel collegio, non si volle ricandidarlo.

Fabio subì un danno enorme dal non poter proseguire il suo lavoro con un nuovo mandato. Impegnato, persino all’estero, nel suo ruolo di parlamentare, aveva in qualche misura trascurato lavoro e famiglia. Fabio ha pagato la fedeltà ai suoi ideali sia con la mancata ricandidatura, sia con la perdita dell’impresa e della famiglia, che dovette lasciare.

Nonostante questo, la Lega lo aveva incaricato di aprire a Mosca un ufficio di intermediazione, per promuovere il commercio dei piccoli imprenditori veneti e lombardi, missione che aveva sostenuto in modo brillante e avrebbe potuto ingrandirsi e continuare, se i vertici politici di allora avessero mantenuto la promessa di appoggiare l’iniziativa.

In quei frangenti vissuti all’estero, Fabio ha conosciuto la futura nuova moglie, Katia Russanova, avvocato funzionaria di Confindustria moscovita. Con lei è stato felice in questi ultimi quindici anni: era un rapporto basato molto sul lato intellettuale, dato che si tratta di due persone colte e con profonda comunanza di ideali. Fabio aveva una grande cultura, una passione storica basata sull’amore per la Terra di San Marco. E guardava alla Federazione Russa con grande ammirazione, quasi come a una seconda Patria per noi Veneti, espressione di un Popolo, come quello russo, legato alla Fede Cristiana e con un fortissimo senso di Patria, impegnato a portare un po’ di giustizia in questo mondo.

L’eredità che Fabio ci lascia è il grande amore per la Veneta Serenissima Repubblica e la fede nella ritrovata indipendenza della Veneta Patria.

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Il libretto sulla bandiera Contarina, nel suo ultimo formato PDF, con molte, utilissime spiegazioni, può essere letto gratuitamente da tutti, grazie ai generosi compilatori, dopo averlo scaricato dal link:   http://www.traditio.it/PASQUE%20VERONESI/2018/febbraio/12/Bandiera%20Contarina.%20Libretto.pdf 

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