DON FLORIANO, Quelle scritte sulle vetrate della scuola media di Forno di Zoldo sono di una tendenziosità insopportabile

Il re Luigi XVI ghigliottinato dagli esaltati della Rivoluzione francese. E’ questo il modello di società che si desidera?

A Forno di Zoldo i dirigenti della scuola media non sembrano imparziali, come dovrebbero essere. Da anni, ormai, su una vetrata hanno fatto scrivere in grande, in modo che tutti debbano leggerle, queste tre parole: Pace, Tolleranza, Unità. Non era necessario aggiungessero: «Viva la Rivoluzione francese!», per rendersi conto di quali ideali li animano e vogliono trasmettere ai ragazzi.

All’apparenza sono parole che esprimono contenuti accettabili, ma la realtà – come sanno – è ben più complessa; non si riduce a questi penosi slogan strombazzati dai partiti di sinistra, sedicenti democratici.

Perché non hanno scritto o non scrivono, al loro posto, parole come: Dio, Patria, Famiglia. Forse che Dio, la Patria e la Famiglia sono realtà meno serie e importanti? Non sono per nulla d’accordo che dei ragazzi debbano subire degli insegnanti i quali non hanno il coraggio di proclamare, sulla vetrata della scuola, questo secondo trinomio ma solo, e quasi morbosamente solo, il primo!

Chi è responsabile della cosa, si decida perciò o a cancellare quelle tre parole o ad aggiungere queste altre: Dio, Patria e Famiglia.

Don Floriano Pellegrini

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Sopra e sotto: libri scolastici del periodo fascista. Ma il fascismo è morto con lo scioglimento del partito politico che ne portava il nome? Non è più giusto dire che continua, nella sua forma peggiore e più intransigente, come laicismo globalista, mondialista, anti-sovranista e anti-popolare?

Prigionieri di un campo di concentramento in Germania. Non è necessario mettere dei reticolati perché le persone vengano a trovarsi in un campo di concentramento.
Ciò che, e soprattutto, i dittatori amano, è il silenzio; non è forse vero?

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