DON FLORIANO, Si torna a parlare di guerra civile

Comunicato del Baliato dai Coi

Coi, 23 aprile 2021

Un amico mi ha scritto: «Il popolo è in subbuglio e sull’orlo della disperazione. Ci hanno insegnato che l’Italia è una nazione civile, con gente perbene, che si rivolge a te dandoti del Lei. Ci hanno insegnato che abbiamo una grande civiltà e possiamo contare sulla costituzione più bella del mondo. Insomma, ci hanno insegnato che siamo i migliori. E adesso? Per reagire alle ingiustizie sfacciate, ai continui divieti ad esercitare il diritto al lavorare, a continue menzogne, a restrizioni da manicomio, legalizzate persino dal presidente Mattarella, il popolo farà la più bella guerra civile del mondo? Dirà cortesemente agli oppressori: “Prego, venite avanti, rendeteci conto del vostro operato, dell’arricchimento sulle nostre spalle e della tassazione iniqua”? E se, al contrario, farà una guerra NON civile?».

Già, le istituzioni stanno scherzando con il fuoco della disperazione e della ribellione represse; si credono al sicuro, ma sbagliano. Sono troppi quelli dai quali ci siamo sentiti traditi: Mattarella, Conte, Draghi, Grillo, Zingaretti, Renzi, Di Maio, Speranza, Monti, Berlusconi, Salvini, Zaia, i medici e l’Ordine dei Medici come tale, gli insegnanti, i magistrati, i deputati e i senatori, i vescovi e il papa; dei sindacati non parliamo neppure; da tutti questi ci aspettavamo un sostegno e una comprensione che non abbiamo avuto. Li abbiamo visti preoccupati, più che altro, del proprio tornaconto con, sul volto, indifferenza agghiacciante per gli altri, che siamo i più. Hanno diviso la società civile in cittadini di serie A, protetti e garantiti, e cittadini di serie B, mandati allo sbando.  

Nessuno sa il futuro, ma la rivolta potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Draghi e compagni sono troppo lontani dalla gente per capirlo, oppure non vogliono ammetterlo e continuano a metterci catene, strumentalizzando, da pazzi, una normale crisi epidemiologica. Se la rivolta scoppierà, come realisticamente potrebbe essere, adesso che già hanno fatto ricorso a generali, polizia e militari, schiereranno per le vie delle città e agli incroci delle strade, tra una regione e l’altra, posti di blocco e carri armati? Domando per l’amico che mi aveva scritto.

don Floriano Pellegrini

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