DON FLORIANO, Le inaccettabili esternazioni del prefetto italiano a Treviso

Comunicazione del Baliato dai Coi

Coi, 21 aprile 2021

La signora Maria Rosaria Laganà, che la Repubblica Italiana ha mandato a Treviso (quindi in Terra Veneta) a far da suo prefetto, se n’è uscita con parole di critica nei confronti di un nostro illustre concittadino veneto, il sindaco e medico Szumski. Le sue parole sono inaccettabili e confermano che tra noi Veneti e gli Italiani c’è una differenza abissale di mentalità. La prefetto è giunta al punto di chiedere a un medico che, eroico, ha salvato innumerevoli vite umane,  di «corroborare le sue esternazioni sulle cure domiciliari con prove e studi scientifici», come se i risultati concreti da lui ottenuti non fossero prove più che sufficienti.

La prefetto tira poi in ballo la mascherina, scivolando sul pensoso, poiché sa benissimo anche lei che a debita distanza si può farne a meno, all’esterno e, anche negli ambienti chiusi, perché non siamo da meno o più pericolosi delle capre, dei cani e dei cani, ma esseri liberi, tant’è che è legittimo pensare e ribadire che la necessità delle mascherine, oggi come oggi, è una mostruosa menzogna di Stato; ci sono persino medici di vaglia che affermano – ben lo sappiamo nonostante le tivù dicano vigliaccamente il contrario – che fanno addirittura male! La Laganà non viene mai a Messa? Non sa che noi preti anche negli ambienti chiusi stiamo sempre senza mascherina? E si meraviglia di un medico che parla senza mascherina all’aperto, a distanza maggiore di qualche metro dagli altri? Qui manca sia la logica che la coerenza, c’è solo la volontà di imporre, con le buone o con le cattive, quel che un Governo, non certo democratico né per elezione del presidente né per rispetto della Costituzione, vuole imporre.

Viva San Marco! Viva la libertà, viva la democrazia! Basta campi di concentramento!

don Floriano Pellegrini

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Questo l’articolo su «Treviso Today»:

Szumski in piazza senza mascherina, il Prefetto: «Davvero un brutto esempio»

Articolo di Brando Fioravanzi, di ieri 21 aprile 2021, tratto da: https://www.trevisotoday.it/attualita/covid-szumski-prefetto-conegliano-aprile-2021.html – Il titolo è all’originale, il sottotitolo dice: «”Non solo si tratta di un sindaco, ma anche di un medico. Sarebbe quindi utile che corroborasse le sue esternazioni sul Covid e sulle cure domiciliari con prove e studi scientifici”». Mi meraviglio, dal punto di vista linguistico, che si scriva la parola prefetto al maiuscolo: cos’è tutto questo ossequio per certe cariche? Siamo ancora ai tempi delle signorie feudali? La foto qui riportata è presa da questo link.

«Vedere un sindaco-medico come Szumski protestare in piazza a Conegliano senza indossare la mascherina non è stato di certo un bel esempio». Parole, queste, del Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà che commenta così la manifestazione andata in scena domenica in piazza a Conegliano da parte di coloro che in molti hanno definito no-vax e no-mask. «Vista la professione di medico di base che svolge Szumski – continua il Prefetto -, e tenuto conto che lo stesso non ha mai dichiarato l’inesistenza della pandemia, sarebbe utile che corroborasse le sue esternazioni sulle cure domiciliari con prove e studi scientifici. Inoltre, in quanto medico, dovrebbe sincerarsi che tutti i suoi cittadini rispettino le regole per evitare i contagi e diventare così pazienti. In merito al mancato uso della mascherina, invece, l’eventuale sanzione a suo carico spetterà alle forze dell’ordine che erano presenti in quel momento e che hanno seguito tutto l’evolversi della manifestazione. In ogni caso, a seguito dei fatti di domenica penso siano state oramai elevate circa 40 sanzioni totali per il mancato rispetto delle normative anti-Covid, ma le forze dell’ordine stanno ancora procedendo a tutte le verifiche del caso con l’aiuto anche delle immagini di videosorveglianza».

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