DON FLORIANO, Una novità assoluta: La S. Messa della vigilia di Natale a Coi!

Nella foto: Jacopo Robusti detto Tintoretto, Natività (1579-81) olio su tela, Venezia, Scuola Grande di San Rocco.

Che i due villaggi uniti di Coi e Col, costituenti, già dal secolo XIV, l’antica comunità morale del Baliato dai Coi, siano in una fase di graduale ma costante crescita, è sotto gli occhi di tutti. I problemi e i periodi di vuoto non mancano, ma in altri, le presenze non solo raddoppiano, ma passano dagli abituali, soli 30 residenti stabili a circa 500.

La chiesina di Coi, tanto graziosa e piacevole, e adatta alla preghiera, e posizionata su un cucuzzolo dai panorami mozzafiato, ha una capacità massima di 60-70 persone. Ci sono dei giorni in cui le S. Messe vengono celebrate con pochi fedeli, altri in cui i fedeli sono così tanti che bisogna lasciare le porte aperte, il che – però – si può fare solo nei mesi estivi.

I parcheggi e le piazzole, che fino a pochi anni fa sembravano più che sufficienti, d’improvviso risultano anch’essi ricolmi di auto e c’è «la lotta per il buco», a volte condita da espressioni da toni caldi e che lasciano ben poco spazio all’immaginazione.

Che il Baliato, cioè Coi e Col, siano in crescita, è stato confermato negli ultimi mesi da una serie di iniziative, messe in atto quassù, che gli altri paesi della Val di Zoldo manco si son sognati di mettere in scaletta. E l’ultima è quella che, con un brivido di emozione, sto per annunciare:

per la prima volta in assoluto a Coi

sarà celebrata la S. Messa della vigilia di Natale!

Un aiuto alla vita cristiana, e una novità tanto rilevante, di cui dobbiamo essere gratissimi al parroco, mons. Paolo Arnoldo, e ai suoi collaboratori, don Elio Del Favero e don Gianfranco Slongo. Grazie infinite, a nome di quanti, senza questa possibilità e in questo periodo a Coi, si sarebbero visti in difficoltà a recarsi, soprattutto per le strade sempre insidiose, alla S. Messa in altri paesi, imboccando il percorso verso Mareson o quello verso Brusadaz.

La S. Messa sarà celebrata alle ore 22.15.

Sarà animata – ed è anche questa una grossa novità – da alcuni canti con parole in dialetto bellunese che, salvati dai nostri emigranti andati nell’Ottocento in America Latina, verranno riproposti da Vincenzina Orio (organo elettronico), Marco (corno) e Francesca Golfetto (voce).

Al termine della S. Messa, ci sarà lo scambio degli auguri e un bicchiere di vin brulé nello spazio antistante uno dei celebri fienili trasformati in abitazione; un grazie a tutti per la collaborazione e la disponibilità a rendere più bella e partecipata questa inedita occasione di Fede e di Festa comunitaria!

Don Floriano Pellegrini

In espressione ladina.

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