L’AMICO DEL POPOLO, Ripartono i collegamenti con Zoldo, Cadore e aree industriali di Sedico e Agordo

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Da: «L’Amico del Popolo», comunicato datato «Venerdì 5 giugno 2020 18:52», pubblicato al link: https://www.amicodelpopolo.it/2020/06/05/ripartono-i-collegamenti-con-zoldo-cadore-e-aree-industriali-di-sedico-e-agordo/?unapproved=9074&moderation-hash=d26a67ad68d9d188c1b96daf7c35800e#comment-9074 – Da luglio saranno riattivati anche i servizi turistici. Padrin: «Un po’ alla volta cerchiamo di far tornare alla normalità il trasporto pubblico».

Nuovo step nella riapertura dei servizi di trasporto pubblico. Zoldo, Cadore e aree industriali tornano a essere collegate. Entro inizio luglio saranno ripristinate anche le corse dedicate al turismo.

Questa mattina, al tavolo a cui erano presenti il presidente Padrin e il consigliere provinciale Dario Scopel, il presidente di Dolomitibus, Andrea Biasiotto, e l’amministratore delegato, Natalia Ranza, la Provincia ha richiesto la riattivazione di diverse linee extraurbane che erano state ridotte a seguito delle misure anti-Covid, stabilite da ordinanza regionale.

Dalla prossima settimana (lunedì 8 giugno), quindi, saranno di nuovo operativi i collegamenti con le zone industriali di Sedico e dell’Agordino, a servizio dei dipendenti delle grandi industrie. Dal 15 giugno, invece, saranno riattivate le linee per la Val di Zoldo, per Ponte nelle Alpi-Quantin-Reveane, per Vigo e Lorenzago di Cadore, e per Sovramonte. Per quanto riguarda il servizio urbano di Belluno, sarà attivato il prolungamento verso Salce della linea Blu. Inoltre da lunedì 8 giugno entrerà in vigore l’orario estivo delle tratte Alano-Montebelluna-Valdobbiadene e Alano-Feltre effettuate dall’azienda Sbizzera. A breve saranno comunicati anche i quadri orari.

«Si tratta di un segnale importante che abbiamo voluto dare», commenta il presidente della Provincia Roberto Padrin. «Le difficoltà che sta affrontando tutto il sistema del trasporto pubblico locale, non solo quello bellunese, sono note. Il blocco derivante dall’emergenza sanitaria ha imposto la sospensione di diverse tratte, creando un circolo vizioso. Il considerevole calo di utenti ha comportato l’inevitabile riduzione dei servizi; e meno utenti significa meno introiti, con la conseguenza di gravare sulla situazione economica delle aziende di trasporto pubblico. Con queste riaperture, facciamo un ulteriore step verso il ritorno alla normalità. Senza dimenticare il settore turistico, da cui ci aspettiamo grandi cose per la prossima estate».

Infatti, Dolomitibus e Provincia hanno disposto anche un progressivo ripristino dei collegamenti turistici. Da domenica 14 giugno riprenderà il servizio treno-bus-bici, che negli ultimi anni ha sempre avuto ottimi riscontri in termini di utenza. Nell’ambito della Valle del Boite, sulla tratta da Calalzo a Cortina, verrà attivata l’offerta “Cortina link”, che mette collegamento diretto gli autobus con gli orari dei treni, anche con la possibilità di acquistare il biglietto unico, direttamente dal sito di Trenitalia.

«Dall’inizio di luglio partirà inoltre la programmazione del servizio estivo, con un’ulteriore crescita dei collegamenti a maggior valenza turistica», continua il presidente Padrin. «Nel frattempo, non perdiamo di vista l’esigenza di assicurare assieme al diritto alla mobilità di residenti e turisti, anche la tenuta finanziaria di Dolomitibus, senza la quale rischia di saltare l’intero sistema di trasporto pubblico locale nella nostra provincia. Serviranno importanti aiuti governativi, come abbiamo avuto modo di sottolineare, in maniera unitaria, al Tavolo per il tpl convocato a Palazzo Piloni qualche settimana fa».

Commento spedito questa mattina, «a caldo»:

Don Floriano Pellegrini 6 Giugno 2020 06:00

Fa piacere! Tutti hanno avuto perdite nel periodo della chiusura legale delle attività, ma, ciò nonostante, tutti cercano di ripartire. Sto pensando agli albergatori, agli artigiani, anche a noi sacerdoti. Nel ripartire si sentono le difficoltà, si vedono i disastri più o meno grandi avvenuti nel frattempo, ma non resta altro che ripartire! E dunque anche DolomitiBus doveva mostrare di essere con quelli che credono nel domani e non tra quelli che lo rendono ulteriormente difficile. Non potersi spostare da una valle all’altra, poi, sarebbe gravissimo. Era già dai tempi dei miei nonni (ed ho 64 anni) che era in funzione un servizio di trasporto pubblico; abolirlo, con la scusa di renderlo a prenotazione, sarebbe stato al di là di ogni logica! Pubblicherò comunque questo e altro sul mio blog, per tenere desta l’attenzione dei cittadini su quanto sta avvenendo.

[Testo in PDF al seguente link]

Corrono voci che alcuni tecnici della Provincia, super-pagati (del tipo 5-6 mila al mese), abbiano progettato di mettere al posto delle regolari linee di pullman un servizio di renne, su chiamata volta per volta dai Paesi lapponi. Sembra che tutte le Sinistre, pur di far dispetto a Salvini e alla Meloni, si siano dette favorevoli, tanto ad esse dei poveri non interessa un fico secco, anzi li disprezzano chiamandoli populisti e sovranisti! Ma, probabilmente, sono solo voci maligne e senza fondamento; quando mai si è sentito che le Sinistre, che si auto-battezzano democratiche, facciano di queste cose?

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