Le arche degli Andriani a Corenno Plinio

Articolo da: http://www.montagnavissuta.it/viandante-archeandrianicorenno.htm

Sulla facciata della chiesa di San Tommaso di Canterbury e sull’adiacente parete meridionale del castello sono poste le tre Arche Andriani, monumenti funebri realizzati in stile gotico nel XIV secolo per alcuni membri della nobile famiglia dei Conti Andriani. La famiglia Andriani fu presente a Dervio e Corenno a partire dal periodo a cavallo tra XII e XIII secolo; una data cronologicamente certa è il 30 maggio 1271, quando a Jacobo Andriani fu confermato il feudo di Corenno, di Dervio e di parte del Monte di Varenna (titolo mantenuto dal ramo principale della famiglia fino alla sua estinzione, nel 1831). Le tre arche sono state costruite nell’arco di circa mezzo secolo, visto che si ipotizza che la più antica (a destra nelle foto di insieme) sia il sepolcro di Jacobo Andriani (morto tra il 1325 e il 1327), mentre la più “recente” (addossata al muro del castello) porta un’iscrizione che indica il 1371 come l’anno in cui fu commissionata da Stefano Andriani. Nonostante ciò, si presentano abbastanza diverse l’una dall’altra.

Una considerazione: la piccola piazzetta davanti alla chiesa è utilizzata come parcheggio. Ci sono comprensibili problemi di spazio, tuttavia credo sia decisamente auspicabile impedire alle auto di giungere così a ridosso della chiesa e delle arche.

Ancora un’immagine d’insieme delle tre arche. La prima a destra, la più antica, presenta una decorazione a fasce bicrome. Sopra l’arco leggermente acuto si trova la figura di Cristo benedicente ai cui lati compaiono due stemmi della famiglia Andriani disposti in modo speculare. Come si vede meglio nella foto qui sotto, lo stemma presenta un leone rampante affiancato a un castello con due torri. Sotto queste due figure compaiono dei pali (che nelle raffigurazioni a colori sono alternativamente rossi e azzurri con una bordatura d’argento; in queste raffigurazioni il leone è d’oro e il castello è d’argento).

Nelle quattro immagini qui sopra vediamo l’arca posta a sinistra dell’ingresso della chiesa. E’ la più ricca di decorazioni. Alla base delle sottili colonne sono posti due animali stilofori: a sinistra un leone, simbolo di San Marco, e a destra un toro, simbolo di San Luca. I simboli degli altri due evangelisti (un angelo per San Matteo e un’aquila per San Giovanni) sono rappresentati in due formelle ai lati del sepolcro). Sopra l’arco (con il tipico ornamento gotico) compaiono una rappresentazione di Cristo morto e, come nell’altra arca, gli stemmi degli Andriani disposti specularmente. Sopra la copertura si trova un’annunciazione (l’angelo inginocchiato a sinistra e la Vergine Maria a destra) con al centro un Cristo crocifisso. Il sepolcro vero e proprio (visibile nell’immagine in alto a sinistra) porta sulla facciata un fregio scolpito con a sinistra San Pietro e San Giovanni, al centro a Madonna in trono col Bambino e a destra un vescovo (San Tommaso di Canterbury o Sant’Abbondio) e Santa Caterina d’Alessandria.

Ecco due immagini dell’arca appoggiata al muro del castello, che è la più recente (1371). Fino al 1870 essa si trovava all’interno della chiesa. Nella parte superiore, sopra l’arco, è scolpito lo stemma degli Andriani sormontato da una figura di Cristo morto. Al centro sono raffigurati i simboli dei quattro evangelisti. Da sinistra: un’aquila (San Giovanni), un angelo (San Marco), un toro (San Luca) e un leone (San Marco). L’arca appare meglio conservata delle altre: forse perché è rimasta per cinque secoli all’interno della chiesa, forse perché è stata fatta restaurare nel 1771 da Gian Mario Andreani.

NOTA. Tutte le notizie riportate in questa pagina sono state ricavate dal sito internet del Comune di Dervio (dervio.org).

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