MONEGO, Quando Zoldo divenne cantone

Val di Zoldo, Antico portale a Fornesighe

Brevissima presentazione di don Floriano

«Quando Zoldo divenne “cantone” (rivisitazione degli scritti di don Ernesto Ampezzan sul periodo 1797-1806)» è il titolo di un nuovo, ottimo lavoro del dott. Pietro Monego, da lui preparato con lavoro certosino di testi e immagini. I primi seguono uno schema che facilita la comprensione della storia locale, inserendola e illuminandola con una presentazione sintetica di quelle generale del periodo. Le immagini sono scelte con cura. Bella quella di p. 43, che riporta un disegno del 1855 dell’«Hospedal di Zoldo» (dall’Archivio storico del Comune di Longarone, Fascicolo sui beni incolti).

Pregevole ma ancora troppo poco valorizzata o conosciuta l’immagine della processione dei Battuti che, salendo da Forno, giunge sulla spianata davanti alla chiesa di San Floriano (p. 46). Nelle annesse note, don Ernesto individua delle croci del vecchio cimitero, ma io non so vederle; si tratta, infatti, della staccionata che delimitava gli orti del pievano (sottostanti). Si tratta d’un particolare “vedutistico” della pala «Vergine con il Bimbo e sant’Antonio da Padova» nella chiesa di Forno; pala del 1667, attribuita dal prof. Flavio Vizzutti (Le chiese della forania di Zoldo…, pp. 440-441) a Nicolò de Barpi.

La mia recensione, ricordata dal Monego, della «Storia zoldana» di don Ernesto Ampezzan (pubblicata sull’«Archivio per l’Alto Adige», a. LXXX, 1986, pp. 292-295) è stata troppo severa con il suo autore; lo riconosco e me ne dispiace. Avevo voluto essere scientifico, d’accordo, valutare il libro «dal punto di vista strettamente oggettivo», ma dovevo pur sapere i grandi sforzi che quel sacerdote aveva fatto per ricostruire la storia di Zoldo, solo in piccolissima parte esposta in quel libro.

Il dott. Monego mette a disposizione il suo lavoro, con generosità ammirevole. È leggibile e scaricabile qui, al seguente link. Mille grazie.

Val di Zoldo, Antico portale a Chiesa di Gòima
Val di Zoldo, Bosco secolare
Val di Zoldo, Bosco in autunno

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