La corona normale di visconte è cimata da quattro grosse perle (tre visibili) sostenute da altrettante punte ed alternate da quattro piccole perle (due visibili) oppure da due punte d’oro (cfr. Regolamento tecnico della Regia consulta araldica, art. 34).
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Da Wikipedia, voce: https://it.wikipedia.org/wiki/Visconte
Il visconte (per i maschi) o la viscontessa (per le femmine) era un funzionario dello Stato feudale, che sostituiva il conte; la carica sorse nell’età carolingia. L’autorità del visconte divenne in seguito ereditaria [1] ed i visconti entrarono a fare parte della nobiltà.
Facendo riferimento all’ordinamento del 1943, il titolo di visconte segue quello di conte e precede quello di barone.[2]
Nell’araldica italiana e spagnola, la corona di visconte è rappresentata da un cerchio d’oro cimato da cinque punte (3 visibili) sostenenti una perla, alternate da quattro piccole perle (due visibili) o da punte d’oro. Vi sono però altre fogge più o meno tollerate per la corona araldica di visconte.[3]
Bibliografia
Enrico Genta, Titoli nobiliari, in: AA.VV., Enciclopedia del diritto; Varese, 1992, vol. XLIV, pp. 674-684.
NOTE
[1] Nota nostra, redazionale: Nel caso dei Baili, si sarebbe perciò ancora alla fase originaria, quando il titolo non era trasmissibile. La popolazione di Zoldo continuò però, come appare dai due documenti ricordati in altri articoli, ad usare il titolo di Bailo per i discendenti delle persone che avevano ricoperto tale incarico.
[2] Ordinamento dello Stato Nobiliare Italiano, R.D. 7 giugno 1943, n. 651, pubblicato nella «Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia» del 24 luglio 1943.
[3] Roccioso, Araldica gentilizia, Corone di Visconte: « La corona normale è sormontata da quattro grosse perle, di cui tre visibili, sostenute da altrettante punte, alternate da quattro piccole perle, di cui due visibili. È tollerata la variante, che si discosta dalla normale, con quattro piccole punte, di cui due visibili, al posto delle quattro piccole perle, di cui due visibili»:
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Corona per il titolo nobiliare di visconte nell’araldica britannica.
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