ANTONUCCI, La vera Chiesa è quella dei preti silenziosi

Paluzza in Carnia, duomo, il bel rosone in controluce, dall’interno.

Di Giovanni Antonucci, pubblicato come lettera su «La Verità» del 5 dicembre c.a.

Il servizio di Fuori dal coro sui sacerdoti che insultano Matteo Salvini con un linguaggio degno dei centri sociali e che fanno della chiesa, abbandonata dai loro fedeli, un dormitorio per immigrati, ci offre un ritratto della crisi del papato di Bergoglio. Ma il fatto ancora più grave è la connivenza del Papa e dei suoi vescovi con sacerdoti che in altri tempi, neppure troppo lontani, sarebbero stati sospesi a divinis. Il prete che è stato condannato dalla magistratura per diffamazione a Matteo Salvini ha ricevuto non solo l’appoggio dell’arcivescovo di Milano, ma addirittura l’offerta di pagare la pena pecuniaria. Don Massimo Biancalani, quello che canta in chiesa Bella ciao e che ne ha fatto un dormitorio, è stato ricevuto da un papa Francesco sorridente e compiaciuto. Nell’intervista, di fronte alla domanda del giornalista che sottolineava il rifiuto dei fedeli di andare nella sua chiesa, ha risposto in tono di sfida che non se ne preoccupa minimamente. Questa immagine politicamente faziosa di una minoranza di sacerdoti piace al Papa gesuita, ma purtroppo sporca il lavoro prezioso che tutti i giorni i veri sacerdoti fanno per i poveri, i disabili, le persone che hanno bisogno di conforto. La vera Chiesa sono loro, che operano nel silenzio, lontano da media compiacenti e in gran parte orientati a sinistra.

Russia, Vladimir, una chiesa splendida, segno e testimonianza di vera Fede.
Un papa che mette in crisi i credenti. Ma ha Fede?

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