BARZAN, 2014, Dialetto e cultura a Plostina, comunità bellunese in Croazia

Plostina, nell’aia dei Brunetta con la trebbiatrice, nel 1932 (da Aletheia, che a sua volta ricava da: De Vecchi, op. cit., per gentile concessione di Romeo Pignat).

Ringraziamo il dott. Pietro Monego d’averci segnalato la tesi di laurea discussa da Guido Barzan, nell’anno accademico 2013-2014, all’Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Studi linguistici e letterari (Corso di laurea magistrale in Filologia moderna), con relatore la prof.ssa Gianna Marcata, su: «Dialetto e cultura a Plostina, comunità bellunese in Croazia».

La tesi è stata gradita a più d’uno e il Consiglio regionale del Veneto l’ha pubblicata al link: http://doc989.consiglioveneto.it/excons/resources/tesi__-_BARZAN_G.(1).pdf .

Della comunità bellunese di Plostina si era occupato ancora nel 1987 Giuseppe De Vecchi, nel suo: «Plostina. Un’isola di Bellunesi in Slavonia. Storie di emigranti» (Ed. Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza e Belluno).

È da sperare che non ci siano di mezzo motivi di tornaconto partitico, dato che sono soprattutto persone e gruppi della Sinistra che hanno mostrato interesse per Plostina; ma è quasi sicuro che, purtroppo, questi calcoli partitici non sono mancano, da parte nostrana. Come mai? Per essere stata quella di Plostina una comunità di italiani della Slavonia (attualmente regione della Croazia) ben disposta al regime socialista di Tito. Questo, almeno, prendendo per vero quanto scriveva certo Giacomo Giorgis il 28 ottobre 2001 (cfr. https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.storia/Ujv5y7TeHpg , più sotto pubblichiamo l’intero articolo), che non mostra però di essere – come sarebbe necessario – persona super pares; ed è assolutamente inaccettabile e disgustoso quanto dice sugli esuli istriani e dalmati.

Fatte queste doverose e in qualche modo spiacevoli precisazioni, non ci è difficile riconoscere il valore linguistico della tesi di laurea del dott. Barzan e siamo felici di pubblicarla a nostra volta.

Articolo di G. Giorgis del 2001: «Italiani di Croazia: dimenticati»

Fa sempre comodo agli ipocriti fascisti del Polo parlare degli esuli di Istria e Dalmazia, ovvero di quei nazionalisti fascisti e borghesi che, mossi da odio e da disprezzo nei confronti degli Slavi, abbandonarono quelle terre dopo la sconfitta dell’Italia. Circa 60 mila furono, invece, gli Italiani che decisero di rimanere, vuoi perché parte di loro aveva combattuto a fianco dei partigiani di Tito, vuoi perché erano comunisti, vuoi perché convivevano tranquillamente con gli Slavi e non vedevano nessuna ragione etnico-politica per abbandonare le proprie terre. Alcune comunità di Italiani rimangono perfino in Slavonia! Leggete qui, a questo proposito:

Comunità degli Italiani di Kutina

Indirizzo della sede: ?Dante di Moslavina? Basanarina 4, 44320 Kutina – Presidente: Tommaso Ferreri, tel. 044 630975 (casa), 044 68297088 (lavoro), 098 715401 – Vice presidente: Antun Di Gallo. – Data di fondazione: 1996, staccandosi dalla comunità degli Italiani di Plostine. – Numero dei soci effettivi: 111 – Numero dei soci sostenitori: 0 – Consiglio: Tommaso Ferreri, Antun Di Gallo, Bernardo Bez, Zdenka Šlibar, Marija Raljevic Radenovic, Josip Straga, Antun Bez, Justina Mrakovic, Zlatko Bukvic, Ivan Ajhner, Franko Salvador – Giunta: Antun Di Gallo, Bernardo Bez, Zlatko Bukvic, Ivan Ajhner, Marija Raljevic, Miroslav Švirtlich.

Avendo già perduto la capacita di comunicazione nella lingua materna, la Comunità organizza dei corsi di lingua italiana e qualche conferenza in una piccola saletta sociale. Grazie alla collaborazione UI-UPT , i connazionali di Kutina
partecipano anche a viaggi di istruzione in Italia.

Comunità degli Italiani di Plostine

Indirizzo della sede: Plostine 59, 54552 Badljevina – Tel. 034 437155, fax 034 437155 – Presidente: Anton Bruneta, tel. 034 88051 o 098 256524 – Data di fondazione: 1984 – Numero dei soci effettivi: 889 – Numero dei soci sostenitori: 400 – Comitato direttivo: Ivan Savi, Zdravko Tome, Ivica Zanetti, Damir Goloreti, Antun Manarin, Ivan Ciciliot, Merisanda Peterle, Stjepan Arlant, Antun Jezabek, Antun Bruneta, Josip Delorenci.

La Comunità degli Italiani di Plostine è un organismo particolare per la presenza sul territorio della Slavonia di un nucleo italiano (trentino-bellunese) stabilitosi in Croazia come emigrante al tempo dell’impero asburgico, e formato perlopiù da muratori e mattonai. È un’interessante isola etnica, che parla il vecchio dialetto bellunese e trentino, da oltre un secolo.

Il 16 aprile 1974 si costituì la «Società giovanile sportiva Libertà», un’associazione degli Italiani di Plostine e dei borghi limitrofi che poi, nel 1984, entrando in contatto con l’UIIF, si trasformo in Comunità degli Italiani «Libertà»,  associando gli Italiani di Pakrac, Ciglenica, Lipik, Zagabria, Osijek e altri.

Attualmente la Comunità degli Italiani è rappresentata dal presidente Anton Bruneta, che guida un Consiglio di 45 membri, un Comitato direttivo di 11 e uno di controllo di 3. La sede sociale (tutta distrutta durante la guerra dai soldati che vi hanno stazionato) è l’ex Casa di cultura con bar e due campi di birilli, data in concessione alla Comunità per trentanove anni; mentre si attende l’intervento di ristrutturazione, è disponibile soltanto un vano, di circa 28 mq dove si svolge l’attività culturale di corsi e conferenze, con l’ausilio di [una] scarsa attrezzatura: un televisore con videoregistratore e un diaproiettore. Già dal 1988 la Comunità organizza i corsi di lingua italiana, giunti alla decima edizione, considerando l’importanza fondamentale dell’opera di alfabetizzazione della popolazione residente: un aiuto diretto alla realizzazione di questo programma viene anche dall’Amministrazione comunale di Belluno [è incredibile solo al pensarlo, ma Belluno è una città assai amante dei rossi! Chissà da cosa deriva questo tarlo che la disturba dentro. N.d.R.], oltre che dalla collaborazione di UI-UPT.

Dall’apertura di nuove Comunità di Italiani nella Slavonia, non giustificate dalla presenza di Italiani, si è creata una situazione di tensione, che pregiudica lo sviluppo della Comunità di Plostine, la quale nella regione ha sempre evidenziato la propria identità.

Comunità degli Italiani di Lipik

Indirizzo della sede: Slavonska ulica 47 34551 Lipik – Tel. === – Presidente: Albert Menagoni.

[Non riportiamo i commenti, tutti assai critici]

 Antologia fotografica

Serie da: https://pitrisekwz.rajce.idnes.cz/Plostina/

Serie da: https://parta-svih.rajce.idnes.cz/plostina-2011/

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