DON FLORIANO, Il Coronavirus è anche un castigo di Dio a papi, vescovi e preti traditori. E considerazioni varie

Vi ricordate che, scandalosamente, papa Francesco voleva strumentalizzare la Via Crucis del venerdì santo per parlarci delle carceri italiane? Vi ricordate di quando firmò, con un capo musulmano, la dichiarazione che tutte le religioni sono benedette da Dio? E le infinite volte che, invece di spiegarci il Vangelo, ci ha spinto ad accogliere i migranti? I suoi musi duri, nel mentre parla di misericordia? Vi ricordate che voleva abolire il celibato dei preti ed è dovuto intervenire in lacrime Benedetto XVI? Che aveva fatto mettere su un altare di Santa Maria in Traspontina alcune statue della dea pagana Pachamama? E tutto il resto?

Vi ricordate del vescovo di Treviso che suona la chitarra con al petto una croce? Ma come? Si può forse far baldoria davanti al simbolo della morte di Cristo? Ma, allora, a te vescovo quella croce cosa dice? E adesso: dove sono finiti questi benedetti vescovi, chi li sente più? Sono andati a Brindisi, come il re d’Italia l’8 settembre? E vi ricordate di quel prete che un venerdì santo, mentre tutti facevano penitenza (almeno un poco), andava in giro in pantaloncini corti ad allenarsi? Ed è stato promosso arciprete, perché moderno ed ecumenico, anziché venir rimproverato o sospeso dal sacerdozio, come meritava?

Per farla breve, sono convinto che Dio abbia mandato un segnale forte a tutti questi Pastori, sbandati dalla Fede e dalla Tradizione cattolica autentiche. Abbia tirato loro, e un po’ anche a me, le orecchie. Ma ci decideremo, una buona volta e a cominciare dal Papa, a tornare a Dio anziché fare della religione un pretesto per costruire, in verità, la cosiddetta fraternità mondiale, che la Massoneria internazionale sta imponendo? A credere in Dio, anziché far finta di credere?

Post scriptum 1

Per il pianto di Benedetto XVI, ricordato sopra, si veda, tra altri articoli, il seguente: https://www.ilgiornale.it/news/cronache/cos-ratzinger-ha-pianto-attacchi-subiti-suo-libro-1826148.html

Post scriptum 2

Per alleggerire un po’ il tono e regalarci un sentimento positivo in questo periodo di oscurità civica e spirituale, pur restando in tema di Coronavirus, inserisco e segnalo un pregevole studio in power point elaborato dallo studente Perossi, della 2A DU (ha 15 anni), del liceo statale «Duca degli Abruzzi» di Treviso. Si intitola: «Uomini eravamo, uomini siamo. Analogie tra la peste manzoniana e la società al tempo del Coronavirus» ed è costituito da undici diapositive. Eccolo:

Post scriptum 3

Rododendri di montagna

Abbiamo bisogno di purezza interiore, senza della quale i rapporti sociali sono ammalati, pur in assenza di Coronavirus! Tale purezza interiore è fatta di onestà, sincerità, rispetto vicendevole e, per fortuna di tutti, esiste ancora. In questi giorni di dolore e di prova, abbiamo avuto esempi meravigliosi di disponibilità, servizio gratuito, persino offerta della propria vita, da parte di alcuni medici (come preti e vescovi, a pensarci, non so se siamo all’altezza del momento; ho dei dubbi…). Nei momenti della difficoltà grave, sono venuti alla luce il bene presente nelle nostre Comunità, la forza umana che le regge e le fa andare avanti; siamo diventati ancora più consapevoli di dover stare uniti, in un farci carico reale, per quanto possibile, gli uni degli altri.

Eppure, si è costretti con raccapriccio e indignazione a prendere atto che molte persone sono interiormente ammalate, delle tarate nel cuore. Prive della necessaria e doverosa purezza interiore, di cui dovrebbero essere i primi e gelosi custodi, rappresentano per la società, e per le località in cui si intrufolano, un pericolo e come un principio di peste, di inquietudine e di disagio sociale continui.

Sto pensando a quelle persone che, nel piccolo del Baliato di Coi, non si fanno scrupolo di andare a rubare legna nei prati degli altri e, solo se scoperte a farlo e messe con le spalle al muro della verità dei loro comportamenti vergognosi, tentano di giustificarsi, dicendosi disposte a restituire la legna rubata: ma non è questo, santa pace!, il punto della questione! Perché, studiata meglio la mossa truffaldina, quelle persone continueranno a far le prepotenti e, se riesce loro, a rubare. Sto pensando a chi, con questo stesso “metodo da delinquente col sorriso sulle labbra”, cerca di portar via un campetto a una signora anziana, occupandolo in forma abusiva, per poi avanzare pretesi diritti. Ah, con che gentaglia abbiamo a che fare! Almeno non venissero alla S. Messa! Ma stiano al largo da noi o, almeno, abbiano il coraggio e la coerenza di mostrarsi in tutto per quello che sono!

Ma non serve mi agiti: il lupo continuerà a sentire il bisogno di travestirsi da agnello, l’ateo da credente, il finto Pastore da anima pia; pur di raggiungere i loro scopi diabolici, da veri figli delle tenebre, anzi proprio per questo hanno bisogno di fingere! E, poi, come i muli (sia detto con rispetto dei muli), colpiscono da dietro, dalle spalle, non essendo abituati alla sincerità, a quella purezza interiore cui m’ha portato a pensare l’immagine dei rododendri di montagna, vista questa mattina.

Si curino, per favore, si convertano! La conversione è una cura spirituale ed essi ne hanno estremo bisogno!

Il micidiale Coronavirus

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