DON FLORIANO, La festa dei Compatroni e la benedizione della bandiera della Serenissima

Venerdì prossimo, 12 luglio, con una S. Messa alle ore 17, i due piccoli ma suggestivi villaggi zoldani di Coi e Col, uniti in un’unica comunità morale detta «Baliato dai Coi», ricorderanno e festeggeranno i santi compatroni, Ermàgora, primo vescovo del patriarcato di Aquileja, e Fortunato, suo diacono, entrambi morti martiri.

La festa è indicata popolarmente come «Sagra de le curadùre», perché solo in tale circostanza le donne dei due villaggi riuscivano a completare il curà ossia la pulizia dei campi (di frumento, orzo, fave, cavoli o capùs, rape o raf e dall’Ottocento anche patate), che circondavano su ogni lato le case e i fienili del Baliato.

Il ricordo dei santi Ermàgora e Fortunato, patroni di Udine e del Friuli (di cui faceva parte l’intera Magnifica Comunità di Cadore) è molto vivo in Val di Zoldo, che pure era comunità dipendente da Belluno, tant’è che ai due santi sono dedicate due chiese, quella di Coi e quella di Colcerver, mentre a San Martino, patrono di Belluno, non è dedicata né una chiesa né un semplice altare. E questo la dice lunga di quanto gli Zoldani non amassero essere soggetti a Belluno, per motivi che – per brevità – non m’addentro a illustrare.

Pur avendo, inoltre, il Baliato come patrono San Pellegrino delle Alpi, era sempre stato per la festa dei compatroni e non per quella di San Pellegrino che si chiedeva all’Amministrazione comunale di essere presente, nella persona del sindaco o di un suo rappresentante. Lo scorso anno, 2018, il sindaco dott. Camillo De Pellegrin non solo non è venuto né ha mandato qualche assessore al suo posto, ma non ha avuto neppure il buon senso di giustificare la sua assenza, consistente di fatto in uno sgarbo alla comunità e alle sue tradizioni collettive (se avessimo fatto una carnevalata o una festa laica, sarebbe venuto?). Da quest’anno, pertanto, il Comune non sarà più invitato e il De Pellegrin sarà responsabile di quanto successo.

La Sagra de le curadure 2019 sarà caratterizzata, come al solito, dalla recita del Credo ossia della Professio Fidei del patriarcato di Aquileja, attestato ancor più di 1600 anni fa. Risulta, infatti, che Rufino (che aveva visitato varie città e comunità cristiane e appreso le loro diverse professioni di fede), su invito di certo vescovo Lorenzo (di sede ignota), intorno al 404 scrisse l’Expositio symboli, attraverso la quale si viene a conoscere il «Credo» della Chiesa di Aquileja. L’intento dello scritto, indirizzato ai catecumeni e, ancor più, ai loro catechisti, era quello d’offrire un insegnamento completo sui punti fondamentali della dottrina cattolica. Questa la traduzione in italiano: «Credo in Dio, Padre onnipotente, invisibile e immutabile; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine, fu crocefisso sotto Ponzio Pilato e fu sepolto, discese agli in-feri, il terzo giorno è risorto, ascese al Cielo e siede alla destra del Padre: di lì verrà a giudicare i vivi e i morti; credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa, la remissione dei peccati, la risurrezione di questa carne. Al di fuori di questa fede, che è comune a Roma, Alessandria e Aquileja, e che si professa anche a Gerusalemme, altra non ho avuto, non ho e non ne avrò. In nome di Cristo, amen». Tutte cose che i nostri liturgisti, pastori, teologi modernisti ignorano o fingono di ignorare, come cento altre della Tradizione, mentre per noi del Baliato esse sono punti fermi!

La novità del 2019 sarà la benedizione della bandiera del Popolo Veneto e della Serenissima Repubblica di Venezia, che verrà poi solennemente issata sul magnifico pennone dell’Ort di Fior, il giardinetto di una delle famiglie discendenti dai Bàili fondatori del Baliato. Bandiera e pennone sono stati offerti, assai generosamente, dal Comitato di Liberazione Nazionale Veneto. I presenti potranno seguire il rito, e tenerne ricordo, tramite un apposito pieghevole. Seguirà una festicciola, privata sì ma aperta – come sempre si è fatto – a quanti, sia del Baliato come giunti appositamente ai Coi, vorranno prendervi parte (magari portando qualche contributo alimentare o qualche bevanda). A tutti e quanti vorranno partecipare e collaborare, un anticipato, sentito grazie.

don Floriano Pellegrini

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FOTOGRAFIE SCATTATE A COI TRA IL 23 E IL 29 GIUGNO 2019

Coi, 23 giugno 2019. Alfredo Rizzardini e Marcella Pellegrini arrivano alla S. Messa
Coi, 23 giugno 2019. Una farfalla boccheggia sull’asfalto bollente
Coi, 23 giugno 2019
Coi, 24 giugno 2019
Coi, 24 giugno 2019
Coi, 29 giugno 2019 (come le due successive). Una giornata splendida!

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