RUBINI, La Dolse a Venezia. II su 2

Pantere di Gospa Sveta

Del dott. Edoardo Rubini

A completamento di questa dissertazione, riporto un brano della mia opera pubblicata nel 2004, “Giustizia Veneta. Lo spirito veneto nelle leggi criminali della Repubblica”, che dimostra in modo chiaro e lineare la stretta parentela giuridica tra gli istituti politico-giuridici veneziani e quelli carantani (sloveni), che – come si è visto sopra – trovano come unica spiegazione sul piano storico la comune derivazione di queste Nazioni dalla comune discendenza dalla Civiltà dei Veneti antichi.

Arengo: il popolo che governa e che giudica

Somiglianze inspiegabili, se prescindessimo dalle profonde radici comuni, legano l’Austria, la Slovenia, il Triveneto, l’Istria: queste terre portavano i nomi di Raetia, Noricum, Venetia et Histria e formavano il grande comprensorio alpino-adriatico, connotato da profonde affinità etniche.  In tutte queste zone durante il Medioevo operarono assemblee popolari come strutture di natura costituzionale, con funzioni deliberative e/o giudiziarie, dotate di articolazione interna.  Ci si domanderà: come poté l’assemblea comunitaria dei Veneti antichi sfociare nell’Arengo altomedievale prevalendo sulle modificazioni istituzionali avvenute in età imperiale? 

Le fonti storiche ci ammaestrano su un punto fondamentale: l’organizzazione religiosa fece da scheletro alla struttura politica.  Gli istituti politici romani furono tralasciati dai Veneti e dimenticati perché la struttura sociale sottostante era tenuta insieme dal collante della Fede comunitaria; la stessa gerarchia ecclesiastica, depositaria dell’identità collettiva, stimolò la nascita di nuove rappresentanze politiche sottoforma di schietta emanazione del popolo; la Pieve, circoscrizione religiosa, era il popolo stesso, come evidenzia lo stesso concetto di plebs racchiuso nella sua radice etimologica[1].  Così sappiamo che fu il Patriarca di Grado Cristoforo a promuovere ad Eraclea l’istituzione del Dogado nell’Arengo del 697 e ancora nel 942 troviamo il Patriarca di Grado Marin Contarini che presiede a Rivoalto l’Arengo che elegge Pietro Candiano III a Doge.

Se si considera il famoso rito di intronizzazione del Duca di Carantania che si teneva in lingua slovena presso Krnski grad/Karnburg in Carinzia[2], si coglie una concezione dell’autorità pubblica ed uno stile di governo assai vicini a quello veneziano. 

Più che come regnante, la figura del duca si atteggia a capo di Stato, personificazione della sovranità in quanto espressione del popolo.  Il giuramento di fedeltà che è obbligato a pronunciare è un atto pubblico: la sua autorità, quindi, discende dalle leggi e dai diritti che il popolo gli trasferisce.  Il potere politico non risponde ad una concezione soggettiva, ma esprime la dimensione oggettiva e collettiva propria di un vero Stato, essendo inoltre frutto di un’elezione popolare.  A Venezia persino le leggi erano deliberate con il sistema delle Promissioni: quando dovevano approvarle, gli organi di governo e l’assemblea popolare giuravano pubblicamente, sicché gli storici del diritto parlano di “concezione pattizia del diritto” a somiglianza dei pacta germanici, in contrapposizione con le concezioni autoritarie del diritto romano. [3]

Ma le coincidenze abbracciano anche i dettagli.  In tutti i territori sopra descritti vi erano organi di governo con dodici membri: come la dvanajstija era l’antico collegio di saggi tipico della Slovenia (vigeva anche presso le comunità slovene di Antro e Merso in Friuli [4]), così anche l’antico Consesso tribunizio veneziano – di cui ci parla Vettor Sandi – contava dodici membri, a reggere una confederazione di dodici isole lagunari. [5]  Ancora, in tutti questi territori le riunioni pubbliche si tenevano all’ombra di una particolare specie di albero: il tiglio.  Tanti paesi sloveni ed istriani serbano ancora un esemplare di tiglio in piazza o vicino alla chiesa, mentre un paesetto del Friuli porta tuttora il suo nome in sloveno, “Lipa”.  Esso però nell’antichità figurava anche nei paesi veneti: la Magnifica Comunità di Cadore, ad esempio, lo porta ancora sul suo stemma come pure i Comuni di San Vito di Cadore, di Lusevera, di Teglio Veneto.  Nel Medioevo, sia l’elezione del Duca di Carantania, sia quella del Dux Venetiarum era salutata dal canto popolare di ringraziamento Kyrie eleison. 

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NOTE

[1] Quel popolo è sempre quel popolo, verrebbe da dire,  pur con il mutare delle concezioni socio-politiche e religiose; il senso etnico si conserva persino nelle caratteristiche acquisite nei tempi pagani.  Nondimeno la Nazione trova il suo centro identitario e valoriale nel legame e nell’esercizio del culto, come testimonia la centralità della Chiesa Gradense nello sviluppo della storia istituzionale veneta.

[2] Šavli, Slovenija, pp. 72-74.

[3] Zordan, L’ordinamento, p. 175.

[4] Povasnica – D’Este, Clemente Galanda.   Inoltre, Clavora-Mattelig, Slavia, pp. 36-38.

[5] Sandi, Principj, pp. 46-50, 95-97, 109-110;  organismi politici formati da dodici membri erano assai diffusi nei centri costieri di Istria, Dalmazia e Quarnaro; anche il numero dei Rettori veneti ammontava a dodici.

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PER APPROFONDIMENTI

Poi:

FROMILLER, 1740, L’insediamento dei duchi di Carinzia

Si veda, quindi, la scheda al link: https://it.wikipedia.org/wiki/Pietra_del_Principe , da cui è tratta la seguente fotografia:

La Pietra è così visualizzata in altra fotografia diffusa in internet:

Si veda, inoltre, lo studio di Franca Mion (s.d.), L’Ordine Teutonico e la Pietra del Principe, ossia la libertà slovena (nei secoli XIII-XV). E’ scaricabile in PDF al link: http://baliatodaicoi.altervista.org/wp-content/uploads/2017/09/Letture-per-giovani-Scudieri-n.-013-lOrdine-Teutonico-e-la-Pietra-del-Principe.doc.pdf , quale n. 13 delle “Letture per giovani Scudieri” a cura degli Schildhöfe di Coi e Col, in Zoldo.

Per la storia della Carinzia e altre notizie sulla Pietra del Principe si può vedere anche la scheda in tedesco (con traduzione automatica, più o meno precisa, ma sufficientemente valida) al seguente link:

https://de.wikipedia.org/wiki/Geschichte_K%C3%A4rntens

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