TRENTIN, La visita di Sgarbi in Val di Zoldo

L’altare della chiesa di Brusadaz, con la splendida pala (per il momento ancora di anonimo) ora restaurata. Questa fotografia è di qualche anno fa. La parte lignea dell’altare è opera, altrettanto pregevole, dello scultore gardenese Domenico Vinazer, realizzato tra il 1703 e il 1705.

Articolo di Alessia Trentin, del 27 agosto 2019, su: «Il Gazzettino» di Belluno, p. VIII. Il titolo all’originale è: «Blitz di Sgarbi a Zoldo estasiato davanti alla pala di Brusadaz». Questa la parte iniziale dell’articolo:

Tour di Sgarbi tra le chiese della Val di Zoldo. Pollice in su del critico d’arte per la Pala di Brusadaz, fatta restaurare da un anonimo benefattore della Valle. La seconda edizione del Festival “Arte e Musica fra Pelmo e Civetta”, insomma, ha messo in moto un movimento culturale e un fermento che, così, a Zoldo non si erano mai visti. Tanto che pare ci sia già un altro anonimo filantropo residente sul territorio pronto ad adottare un’altra delle preziose opere custodite nelle chiese zoldane, per restaurarla e restituirla alla comunità in tutta la sua bellezza. Quale sarà, ancora non si sa, ma il sindaco De Pellegrin è in ogni caso entusiasta. / Era la mattinata di sabato [= il 24] quando il Vittorio nazionale, ha messo piedi in Val di Zoldo, invitato dall’amico e direttore d’orchestra Andrea Marcon. Il critico è arrivato inaspettatamente, di passaggio in provincia perché atteso a Cortina per una conferenza. Ha voluto vedere la Pala di Brusadaz […].

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